La Nuova Sardegna

Olbia

Albieri: «Loddo e Bertolucci? Assenti» 

di Pietro Zannoni

Il candidato sindaco di Calangianus all’attacco dei rivali: «Con noi il voto libero, il paese risorgerà»

02 giugno 2017
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CALANGIANUS. Si infiamma, la campagna elettorale. Alla presentazione della lista “Calangianus domani”, candidato a sindaco Fabio Albieri, dopo gli interventi dei 12 candidati, fra cui vari giovani, proprio Albieri ha lanciato alcune bordate rivolte al sindaco uscente, Giomartino Loddo, e al suo “delfino”, così l’ha definito, Ivano Bertolucci. Così quella collaborazione intensa di quattro anni, fra sindaco e vicesindaco, un duo che sembrava inscindibile, si è dissolta. «Questa nostra lista - ha detto Albieri - creatasi su input di elementi della maggioranza uscente e di un gruppo di amici, ha scelto me candidato a sindaco non con procedure feudali ma con una scelta condivisa e discussa in serenità con lo scopo di far recuperare a Calangianus un ruolo centrale andato perso, e impegnarsi perché il voto libero dei cittadini possa costruire la Calangianus di domani. Non si è contro alcuno ma non posso ignorare affermazioni che mi coinvolgono. Non è giusto che altri si prendano meriti a loro uso e consumo».
«Mi ha sorpreso – ha proseguito Albieri- che il sindaco uscente per quattro anni, che aveva elogiato il mio operato come assessore ai Servizi sociali, l’impegno nella ricerca di finanziamenti per le opere comunali, oggi sostenga il contrario. Nessuno nella maggioranza aveva intenzione di non confermare Loddo. Che all’improvviso ha scaricato il gruppo ha individua il suo delfino decidendo da solo. E noi, per rispetto degli elettori, sempre ad amministrare con lui. Potevamo opporci, avendo i numeri. Ci ha informato, invece, tramite stampa, che si sarebbe ricandidato come secondo di Bertolucci. Insomma alla fine un comportamento bizzaro. Un testa coda che avevamo già visto compiere 5 anni fa alla chiusura della lista. Ora basta! Ci auguriamo che il paese ritrovi l’ottimo medico. Possiamo fare a meno di Giomartino come amministratore».
E poi nel paese del sughero Albieri ha denunciato che a «Loddo è importato del sughero, mai ha accennato alla crisi delle piccole aziende. Nulla anche l’ attenzione al Museo del sughero, non voluto inserire nel Piano strategico territoriale che poteva darci fondi per avere una struttura agibile. Per lui era meglio cercare fondi per il compendio del lago del Liscia e l’acquario, uno dei suoi castelli in aria». Poi ha chiamato in causa Ivano Bertolucci. «Dov’era quando si decideva, in una mattina, che il plesso scolastico di Sant’Antonio passava alla scuola di Palau cosicché ora corriamo il rischio di perdere presidenza e segreteria del “Giagheddu”? Era il 17 agosto. Quando riuscii a salvare, in una frenetica mattinata, due classi dell’Ipia, qualcuno era al mare» ha concluso Albieri.
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