La Nuova Sardegna

OLBIA. I posti letto del Mater Olbia non saranno 242, come nelle previsioni. La definizione degli accreditamenti dovrà passare prima all'esame della commissione Sanità del consiglio regionale, quindi all'approvazione della stessa assemblea che valuterà lo scenario d'insieme del sistema sanitario regionale.

Diverso dalle aspettative sarà anche il mosaico delle specialità in dotazione alla struttura ospedaliera di Olbia gestita dalla Qatar Foundation. Non ci sarà la cardiochirurgia ma arriverà probabilmente in futuro la radioterapia, per la quale il Qatar è pronto a fare nuovi consistenti investimenti. Mentre la Qf è dterminata nella previsione dell'estate 2018 come data per l'avvio definitivo e completo di tutti i servizi.

Tutti questi elementi sono affiorati oggi 31 maggio al termine del sopralluogo che la commissione Sanità del consigoio regionale, condotta da Raimondo Perra (Psi)  ha effettuato nel cantiere, nel quale ancora nessun servizio è stato avviato. "Entro il 2017 apriremo laboratori e e attività ambulatoriale", ha tuttavia assicurato il manager della Qf Luigi Rispo. Rispo ha anche detto che "Il Mater Olbia collaborerà con le altre strutture sanitarie pubbliche sarde".

Presenti anche gli amministratori del territorio, i sindaci di Olbia, Settimo Nizzi, di Padru, Antonio Satta, quest'ultimo anche presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale, i consiglieri regionali galluresi Giuseppe Meloni (Pd), Giuseppe Fasolino (Fi) e Pierfranco Zanchetta (Upc). Alla visita hanno partecipato anche l'ex governatore Ugo Cappellacci e l'ex assessore Giorgio Oppi. A rappresentare la Qatar Foundation, proprietaria del Mater Olbia, il manager Lucio Rispo.