La Nuova Sardegna

Olbia

Il Geovillage ha fatto crac ma progetta case-vacanza

di Giandomenico Mele
Il Geovillage ha fatto crac ma progetta case-vacanza

La società di Gavino Docche vuole sfruttare il nuovo indice: da 1 a 5 metri cubi Valuterà la Conferenza dei servizi prevista al Suap del Comune ai primi di luglio

25 maggio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La società fallisce ma il progetto rimane in piedi. Parliamo della Sviluppo Olbia spa, società presieduta da Gavino Docche, storico patron del Geovillage, il cui fallimento era stato dichiarato dal tribunale di Tempio alla fine del 2016. La sua controllata Geosviluppo Srl continua a portare avanti, infatti, il suo progetto per la realizzazione di strutture ricettive extralberghiere. L’accertamento di conformità approderà in una Conferenza di servizi convocata allo sportello Suap del comune di Olbia per i primi di luglio.
Al fallimento della Sviluppo Olbia si è arrivati dopo che, attraverso un concordato preventivo, le aste giudiziarie per trovare un acquirente della mega struttura in zona industriale, valore dichiarato di circa 50 milioni di euro, erano sempre andate deserte. In questi anni il Geovillage ha continuato a lavorare, grazie alle due strutture alberghiere, agli impianti sportivi (calcio, calcetto, tennis, nuoto) e al centro benessere. La gestione è in mano alla Real Effegi srl, il cui presidente è Fabio, figlio di Gavino Docche. E la missione del curatore fallimentare continua a essere proprio quella di continuare a far funzionare la struttura, in assenza di possibili acquirenti.
Evidentemente però la normale gestione si affianca anche ai nuovi progetti urbanistici, che in questo caso prevedono la costruzione di case vacanze. Nel novembre del 2015 era stata definitivamente approvata, diventando esecutiva, la variante al Piano regolatore del consorzio industriale Cipnes, che interessava i terreni di proprietà della Sviluppo Olbia, attraverso la controllata Geosviluppo, che in quel momento era in concordato preventivo. Con la variante il comparto urbanistico consentiva di realizzare importanti incrementi volumetrici, con l’indice di fabbricabilità fondiaria che era passato da 1.00 metri cubi per metri quadrati a 5.0 metri cubi per metri quadrati. Fra le nuove tipologie di attività insediabili si segnalano quelle ricettive extralberghiere come le case vacanza.
Il secondo lotto del concordato appartiene alla società Geosviluppo srl, che è la controllata della Sviluppo Olbia con una partecipazione del 22,88 per cento nel capitale sociale. Il socio di maggioranza è escluso dal concordato, che in questo caso riguarda la sola quota di partecipazione. Come certificato dai bilanci, la Geosviluppo srl aveva un patrimonio netto e capitale sociale di 11 milioni e mezzo. La stessa società è proprietaria di un terreno con due rustici (il secondo lotto, appunto), nella zona industriale di Olbia. Terreno e rustici sono stati stimati per un valore complessivo di 8 milioni e 620mila euro nel concordato. La parte più importante del complesso è tutta nel primo lotto, sostanzialmente la struttura ricettiva (ben 19mila metri quadrati): albergo 4 stelle superiore con 157 camere doppie, 9 suite divise su due piani, rispettivamente 4 e 5, tutti i servizi, ristorazione, pizzeria, discoteca, piscina olimpionica all’aperto (con piazza, bar e spazi verdi per circa 800 metri quadri complessivi) e una coperta, spazi verdi, club house, centro benessere, centro nuoto (4.337 metri quadrati) e palazzetto dello sport ottagonale ampio 3.551 metri quadrati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative