La Nuova Sardegna

Olbia

Slow fish 2017, in vetrina le cozze di Olbia

Slow fish 2017, in vetrina le cozze di Olbia

Il Consorzio dei mitilicoltori ha partecipato con successo alla fiera gastronomica allestita a Genova

24 maggio 2017
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OLBIA. Le cozze olbiesi hanno fatto il botto. Il pubblico genovese le ha mangiate in tutti i modi. Con la fregola, alla catalana e naturalmente anche «all’olbiese». Il Consorzio dei molluschicoltori ha appena partecipato all’edizione 2017 di Slow fish, in scena a Genova lo scorso weekend, per promuovere il mitile e stringere nuove collaborazioni. È stato un successo. Il Consorzio guidato da Mauro Monaco, insieme al Flag Sardegna, è stata l’unica realtà produttiva a Slow fish che ha proposto cozze, oltre a essere l’unica in rappresentanza dell’isola. A Genova è stato allestito uno stand dove le cozze sono state presentate e cucinate, davanti ai pesi massimi della cucina e a diversi rappresentanti delle istituzioni ligure. Inoltre il Consorzio ha partecipato a un incontro con i Flag della Toscana, della Liguria e del Veneto per confrontarsi su come sviluppare progetti di cooperazione e dare valore alle comunità locali che vivono anche di pesca e acquacoltura. Insomma, una esperienza che inaugura al meglio la nuova stagione delle cozze, che si preannuncia abbondante e di qualità. Inoltre il Consorzio dei molluschicoltori, che riunisce 18 cooperative olbiesi, ha da poco ottenuto le concessioni della durata di 15 anni per poter operare su 150 ettari di mare. Al momento manca solo l’ultimo atto di concessione. Dopodiché si potranno fare nuovi investimenti, raddoppiare il numero dei lavoratori, investire in marketing territoriale e aumentare la produzione. «Con i responsabili di Slow food stiamo ragionando su come proporci al Salone del Gusto di Torino, che si svolgerà a settembre 2018 – spiega soddisfatto il presidente Mauro Monaco -. Abbiamo ancora qualche mese per pensare, ma la voglia è tanta e non basta la grande disponibilità di alcune cooperative come è successo quest’anno. Serve un grande lavoro organizzativo dove tutte le cooperative avranno un ruolo chiave. Oggi il ringraziamento va alle cooperative Biotecmar, Il Faro, Moromar, Quattro B, ma anche alla condotta di Slow food della Gallura che ha preso per mano questo progetto e lo ha fatto suo, con la Comunità del cibo del golfo di Olbia e Terra Madre, accompagnando i produttori nella valorizzazione del mare e i frutti che dona». (d.b.)
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