La Nuova Sardegna

Olbia

Ragnedda: «Con noi Arzachena riparte»

di Serena Lullia
Ragnedda: «Con noi Arzachena riparte»

Il candidato sindaco presenta Alleanza democratica: «Dialogo e schiena dritta per riconquistare credibilità e peso politico»

24 maggio 2017
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INVIATA AD ARZACHENA. Diplomatico e aperto all’ascolto, ma non suddito. Orgogliosamente arzachenese, ma pronto a fare squadra con i comuni dirimpettai per far uscire la città dall’isolamento degli ultimi anni. Roberto Ragnedda, avvocato, spiega con la freschezza dei suoi 37 anni e il senso di responsabilità di un aspirante candidato sindaco l’impegno di “Alleanza democratica”. Un discorso appassionato, in cui rivendica per la sua Arzachena un ruolo da protagonista nei tavoli che contano. In Regione come nei rapporti con i futuri investitori. Un obiettivo che intende raggiungere con la sua squadra e con il sostegno della comunità. «Io sono solo il collante di questo gruppo e non sono nulla senza la squadra – dichiara Ragnedda –. E la squadra non è nulla senza il supporto della comunità, oggi in campagna elettorale e domani quando saremo al governo della città».
Passione Arzachena. «Abbiamo deciso di metterci a disposizione della comunità pur consapevoli delle difficoltà di questo momento – spiega il candidato sindaco –. Il nostro è un progetto che nasce dalla passione per il nostro territorio. E nel nostro progetto riponiamo la speranza e la fiducia per invertire la rotta. Basta con una Arzachena isolata, esclusa dai tavoli che contano, incapace di dare risposte ai cittadini, di sfruttare le sue potenzialità»
Rivoluzione culturale. «Vogliamo una Arzachena più complice – aggiunge –. Vogliamo portare avanti una rivoluzione culturale in cui il cittadino sia davvero al centro e ci dia una mano ad amministrare. Ci sono opportunità importanti da cogliere e tutti devono partecipare al cambiamento. Una amministrazione è virtuosa solo se è aperta ai cittadini».
La squadra. Ragnedda spiega la genesi della squadra e non nasconde anche gli scontri che hanno portato alla sua formazione. «Alleanza democratica nasce dall’impegno di diverse persone unite in movimenti civici – sottolinea –. Abbiamo fatto un processo democratico durante il quale ci siamo incontrati e anche scontrati quando necessario. Alla fine abbiamo trovato la sintesi e la forza per stare assieme, con quel senso di responsabilità che deve guidare una classe politica seria e matura. Dopo due commissari straordinari la prima cosa che abbiamo ricercato è la governabilità. E noi, con il nostro progetto di aggregazione, nato dalla gente per la gente, siamo in grado di garantirla». Nessun timore per la presenza all’interno della squadra di sensibilità politiche diverse e di sostenitori politici anche a livello regionale. «Collaborazioni fondamentali perché i nostri progetti siano supportati anche a Cagliari».
Sudditanza stop. Ragnedda apre al dialogo con i futuri investitori. Gentilezza e schiena dritta sono le due parole chiave dei futuri rapporti con i privati. «Basta andare con il cappello in mano – chiarisce –. Avvieremo rapporti trasparenti e leali. Dobbiamo fare un percorso di crescita e sviluppo insieme ai privati». E sul progetto della Costa Smeralda presentato dal Qatar direttamente in Regione, con la proposta di due nuovi hotel, Ragnedda chiarisce. «In passato eravamo noi a dettare le regole per il nostro territorio e dobbiamo ritornare ad avere quella autorevolezza che ci ha contraddistinto in passato – dice –. Il metodo di andare prima in Regione a presentare i progetti non ci piace granché. Siamo noi e solo noi arzachenesi che dobbiamo decidere per il futuro del territorio. Siamo per lo sviluppo, per la collaborazione con i privati, ma non con un atteggiamento di sudditanza».
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