La Nuova Sardegna

Olbia

«Aereo in mare»: maxi esercitazione  all’Isola Bianca

«Aereo in mare»: maxi esercitazione  all’Isola Bianca

Ammaraggio di emergenza per un Airbus con 95 passeggeri Mobilitazione di quattro ore della macchina dei soccorsi

24 maggio 2017
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OLBIA. Sono le 9.20 quando il comandante di un aereo passeggeri di linea proveniente dall’aeroporto di Fiumicino e diretto allo scalo di Olbia lancia l’allarme via radio all’Ente di controllo del “Costa Smeralda”: l’Airbus A321, per cause da accertare, è rimasto senza carburante a bordo e tenterà un ammaraggio di emergenza al largo di Olbia. Scatta subito la macchina dei soccorsi, con la mobilitazione di decine di uomini e l’impiego di mezzi navali e aerei. Dei 95 tra passeggeri ed equipaggio si salvano in 11, 74 risultano dispersi, 10 non ce l’hanno fatta a sopravvivere al disastro aereo. Mai avvenuto, in realtà, se non sotto forma di esercitazione.
La banchina dell’Isola Bianca si è trasformata ieri mattina nella base delle operazioni di soccorso per l’esercitazione “Airsubsarex Olbia 2017”, una delle attività periodiche di soccorso in mare svolte dal Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera, finalizzata a testare l’efficienza e la rapidità dell’azione dei soccorsi a salvaguardia della vita umana a mare. La simulazione del disastro aereo nelle acque prospicienti il porto di Olbia ha mobilitato per quattro ore decine di uomini dei vigili del fuoco, Capitaneria di porto, polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza, protezione civile, volontari e medici del 118. Sulla banchina sono stati allestiti i presidi di pronto soccorso per prestare le prime cure ai superstiti che venivano sbarcati dai mezzi navali per essere poi trasferiti con le ambulanze in ospedale. Alcuni naufraghi sono stati invece trasportati dai mezzi aerei all’eliporto del Giovanni Paolo II.
L’esercitazione è stata gestita dalla Direzione marittima guidata dal comandante Pietro Preziosi, mentre i soccorsi sono stati coordinati dal 118 dell’Assl di Olbia diretto da Raffaele De Fazio.
Appena scattata l’emergenza il Comune ha istituito il Coc, il centro operativo comunale, presieduto dal sindaco Settimo Nizzi e la Prefettura di Sassari ha ordinato la costituzione del Ccs, centro di coordinamento dei soccorsi, mentre l’Assl di Olbia ha attivato il “Piano di emergenza per massiccio afflusso di feriti” all’ospedale Giovanni Paolo II.
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