La Nuova Sardegna

Olbia

Economia, le imprese ricominciano a correre: + 2,1%

di Serena Lullia
Economia, le imprese ricominciano a correre: + 2,1%

Nonostante l’alto tasso di mortalità delle aziende, in città il saldo resta positivo. E la Gallura cresce più del Sassarese

23 maggio 2017
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OLBIA. La macchina dell’imprenditoria in città riprende a correre. E nel Nord Sardegna la crescita della ex provincia di Olbia-Tempio vola rispetto al Sassarese. Nessun trionfalismo dopato da entusiasmo di campanile. A parlare sono i dati della Camera di commercio. Nel 2016 le imprese in Gallura erano 23.536, nel 2015 erano 23.274. Un tasso di crescita dell’1,71%. Nel sassarese le aziende iscritte al 31 dicembre erano 34.567 rispetto alle 34.520 dell’anno precedente. + 0,81%. Il dato di Olbia città è ancora più positivo. Il trend di crescita schizza al 2,11%. Il dato delle cessazioni, 326 sulle 523 nuove aziende nate, lascia comunque un saldo positivo. + 197. E questo perché il tessuto imprenditoriale cittadino mostra una forte dinamicità. E il primo trimestre del 2017 è ugualmente con il sorriso con 195 nuove iscrizioni.

La Gallura riparte. «Nel territorio del nord Sardegna, per il sesto anno consecutivo la Gallura cresce a una velocità superiore rispetto al sassarese, che seppur crescendo più della media regionale si ferma allo 0,8% contro un + 1,7% della ex provincia di Olbia-Tempio – commenta il vice presidente della Camera di commercio, Massimo Putzu – . Il dato di Olbia è ancora più positivo. Oltre il 2%. Una cifra importante che al di là di facili trionfalismi mostra un evidente elemento di positività». Putzu dà una doppia lettura del dato di Olbia. «Significa che la città conferma il suo ruolo di traino della Gallura – commenta Putzu –. Una città dinamica, viva, dove è evidente che ci siano le condizioni per fare impresa e rischiare. E se è vero che nascono molte imprese e altrettante muoiono, il saldo resta positivo». A confermare una ripresa non estemporanea, ma consolidata, è anche il tipo di società che decidono di fare impresa. «Negli anni passati abbiamo assistito alla crescita di ditte individuali e società di persone – spiega il vice presidente della Camera di commercio –, sintomatico di una generale situazioni di crisi. Spesso infatti le persone che perdono il lavoro da dipendenti si mettono in proprio. L’ultimo dato dà invece una crescita del 5% delle società di capitale, segno del consolidamento delle imprese. È poi evidente che permangano delle situazioni di difficoltà, ma questo andamento ci dice che il momento è positivo».

Tasso di mortalità. A garantire un futuro alle imprese è anche la formazione. Spesso le aziende hanno una vita breve perché costruite più sui pilastri molli dell’entusiasmo che su fondamenta di acciaio di formazione e business plan. «In linea generale il tessuto imprenditoriale cittadino e quello dell’ex provincia mostrano numeri sicuramente incoraggianti – commenta l’assessore alle Attività produttive Marco Balata –. Spesso però molte aziende hanno vita breve. Un po’ perché fare impresa non è facile e il livello di tassazione è molto elevato, uno dei più alti d’Europa. Un po’ perché non ci sono molte agevolazioni. Basta una idea per aprire una impresa, ma per farla resistere alla concorrenza e a farla crescere serve conoscere da prima a cosa si andrà incontro. Quante tasse si dovranno pagare, se il territorio è saturo o no di quel tipo di attività. Ad esempio su Olbia un settore nel quale si dovrebbe investire con maggiore convinzione è la nautica». Balata non nasconde quanto la formazione sia fondamentale. «La mancata formazione è la prima causa dell'insuccesso – conclude –. Quindi ben vengano come quella del bando Imprinting della Regione. Il corso, completamente gratuito, è di importanza fondamentale poiché fornisce le competenze necessarie a chi si avvia per la prima volta ad aprire una attività».

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