La Nuova Sardegna

Olbia

Niente stipendi: il cantiere è a rischio

di Tiziana Simula
Niente stipendi: il cantiere è a rischio

Sciopero e sit in degli operai della Tecnis che deve realizzare i lotti 5 e 6 della Sassari-Olbia tra Monti e Berchidda

13 maggio 2017
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MONTI. Quattro stipendi arretrati e il terrore che il cantiere si possa fermare. Sedici chilometri di incertezza tra Monti e Berchidda che ieri hanno fatto scattare una giornata di sciopero. A incrociare le braccia e a scrivere a caratteri cubitali “Vogliamo gli stipendi” all’ingresso del cantiere del lotto 6 della nuova quattro corsie Sassari Olbia, sono stati gli operai della Tecnis, società catanese che ha in appalto la realizzazione dei lotti 5 e il 6 della nuova strada. Devono ancora ricevere le mensilità di gennaio e febbraio 2016 “congelate” dal commissario giudiziale e quello di aprile di quest’anno, mentre hanno ricevuto solo un acconto per marzo. Quasi quattro mensilità ancora da incassare a fronte di neanche una protesta. Arrivata solo ieri.

Il sit in organizzato dalla Filca Cisl e dalla Fillea Cgil gallurese e regionale si è svolto in contemporanea con lo sciopero e il presidio dei lavoratori di tutta Italia del gruppo Tecnis al Ministero dello sviluppo economico, a Roma: il colosso delle costruzioni in Sicilia e nel Mezzogiorno che conta 500 dipendenti e un indotto che supera le 3mila unità, rischia di chiudere i battenti nonostante vanti crediti per 40 milioni di euro da varie amministrazioni pubbliche. Lavoratori e sindacati rivendicano lo sblocco di quanto dovuto da parte degli enti appaltanti debitori.

Una crisi che sta avendo pesanti ripercussioni anche nell’isola, dove la Tecnis ha vinto l’appalto dell’Anas per la costruzione dei due lotti tra Monti e Berchidda: nel 5, quello verso Berchidda, ancora neanche l’ombra dei lavori, nel 6, è stato realizzato appena il 20% dell’intervento. Ma il rischio è che il cantiere – dove lavorano un’ottantina di operai tra dipendenti della Tecnis e di imprese in subappalto – si fermi perché la società catanese non ha soldi per pagare i lavoratori. C’è di più. La Tecnis potrebbe proprio lasciare i lavori sulla Sassari Olbia. E cederli ad un’ altra società. «Al momento sono notizie ufficiose, aspettiamo l’ufficialità da parte dell’Anas», hanno spiegato ai lavoratori in assemblea, i segretari regionali della Filca Cisl, Giovanni Matta, e Fillea Cgil Chicco Cordeddu. Con loro, a seguire la vertenza locale, i segretari galluresi della Cisl Mirko Idili e della Cgil Luisa De Lorenzo e quelli di settore Hassan Ben Bouzid Fillea Cgil e Alfredo Costa della Filca Cisl.

«L’obiettivo è tutelare l’opera e i lavoratori: non possiamo permettere che la quattro corsie si blocchi e dobbiamo garantire agli operai la continuità del lavoro nel caso subentri un’altra società», hanno ribadito i sindacati. A vigilare sulla quattro corsie, anche la Regione con la presenza di Tore Terzitta, dello staff dell’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda. I sindaci di Monti e Berchidda, attesi al sit-in, invece, non c’erano. A dare sostegno ai lavoratori, il Comitato popolare quattro corsie Olbia-Sassari, con la presidente Rita Padre, che da anni segue passo per passo i lavori dell’infinita strada.

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