La Nuova Sardegna

BERCHIDDA. Arrivare alla soglia dei 100 è sempre un traguardo importante. Ma se si arriva in due, si entra nella storia. A Berchidda, martedì 9 maggio, le gemelle Rosa e Vittoria Berritta hanno spento assieme le candeline che rappresentavano un secolo di vita. La famiglia Berritta è molto longeva. Oltre alle gemelle, altre due sorelle hanno superato i 90 anni e il fratello ci sta per arrivare.

Il segreto della loro lunga vita? Loro lo rimettono a Dio. «Pregunta a su padronu», dicono entrambe alla domanda che in molti pongono. «Chiedi al padrone» (a Dio) e tutt’e due sollevano gli occhi al cielo. Un cielo che hanno visto per un secolo, tra sacrifici, sofferenze e l’affetto di una grande famiglia. Tra fede e buona sorte. «Sa vide este una manu ‘e caltasa, un’accerada e balcon»” («la vita è una mano a carte, un affacciarsi alla finestra»), aggiungono.

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Rosa e Vittoria sono nate il 9 maggio 1917, durante la Prima Guerra mondiale, nelle campagne di Oschiri, in località Calariggiu. Rosa è vedova dal 1990, Vittoria è signorina. Due vite diverse, ma simili. O meglio: parallele. La prima sposa Domenico Mocci nel 1946, è madre di 6 figli (5 femmine e 1 maschio), ha 12 nipoti e 10 pronipoti – 4 generazioni in una sola casa; la seconda non si è mai sposata.

«Per l'epoca ero vecchia - dice Rosa - avevo 29 anni. L'ultima figlia l'ho avuta a 43». Una cosa le però accomunate: «Il lavoro – dicono loro – per tantissimi anni, abbiamo fatto le domestiche e accudito la famiglia». Vittoria, inoltre, aggiunge: «Sono stata per tanti anni a Livorno, sono rientrata a casa dopo la pensione».

Due strade unite che si sono separate per anni, per poi ritrovarsi da “grandi”. E martedì, è arrivata la gioia di festeggiare assieme i 100 anni. Unite come quando erano piccole.

A Berchidda i centenari stanno iniziando ad essere sempre più numerosi. Qualche mese fa, infatti, i festeggiamenti sono stati per la neo centenaria Gina Casu. Questi giorni, è stata la volta di Rosa e Vittoria Berritta. Tra qualche mese sarà Barbaro Scanu a soffiare sulla torta con la candelina a tre cifre. Mentre, a 102 anni, a fine dicembre, si è spenta Giovanna Maria Sannittu.

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Per Rosa e Vittoria c’è stata una grande festa, accompagnata dal calore di una numerosa famiglia, che si è unita a una folta rappresentanza della comunità berchiddese. Hanno partecipato anche le istituzioni comunali e il parroco don Guido Marrosu. Il poeta in lingua Raimondo Dente ha dedicato un suo pensiero, mentre al poeta Tonio Rossi il Comune ha affidato il compito di consegnare alla memoria del paese due quartine in lingua sarda per Rosa e Vittoria.

«Un’esperienza toccante e singolare – ha detto il sindaco Andrea Nieddu –. La presenza delle istituzioni è segno della vicinanza alle nostre centenarie e alla famiglia. Rimane scolpita nella mente l’immagine delle signore che dall’altezza dei loro anni, si guardano intorno ancora con grande curiosità. Abbiamo consegnato un riconoscimento perché questo evento sia anche un momento di riflessione collettiva sulla bellezza della vita. Non è solamente la gioia della famiglia Mocci-Berritta, ma di tutta la cittadinanza».

L’evento straordinario delle due gemelle centenarie è stato anche raccontato in un documentario israeliano sul filo che unisce la longevità alla qualità della vita del borgo berchiddese.