La Nuova Sardegna

Olbia

SCUOLA IN CORTEO

I giovani ricordano le vittime della mafia

I giovani ricordano le vittime della mafia

TEMPIO. Vittima della mafia, della memoria corta e del terrorismo. Peppino Impastato è un po’ tutto questo e, per fortuna, c’è chi, malgrado gli anni che ci allontanano dal giorno in cui venne...

11 maggio 2017
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TEMPIO. Vittima della mafia, della memoria corta e del terrorismo. Peppino Impastato è un po’ tutto questo e, per fortuna, c’è chi, malgrado gli anni che ci allontanano dal giorno in cui venne barbaramente ucciso, s’impegna per rafforzarne il ricordo. È quanto accade a Tempio, dove opera da un paio di anni un’associazione che ne porta il nome. È stata questa associazione ad organizzare il corteo che lunedì scorso ha attraversato le vie del centro. Un corteo silenzioso e composto, fatto di studenti, soprattutto delle scuole medie, volontari e attivisti, che ha declamato poesie e interpretato testi per sottolineare la forza morale di quel giovane siciliano che ha pagato duramente il coraggio delle sue idee e la fierezza delle azioni che da quelle venivano ispirate. Alla manifestazione hanno preso parte anche attivisti di Resistenza Gallura che con uno striscione hanno voluto far presente il dramma dei lavoratori del Sugherificio Ganau sui quali è caduta la scure del licenziamento. Una prima presa di posizione pubblica e popolare, seppure in tono minore, per una vertenza che, almeno a livello cittadino, finirà con l’avere un sostegno più unanime. La manifestazione è stata preparata nelle scuole medie con un laboratorio di idee che ha coinvolto tre seconde classi e una terza. Gli studenti hanno realizzato tavole e riflettuto sulla figura di Peppino Impastato. I liceali del “De André” hanno invece rielaborato delle foto.

Il materiale prodotto è stato donato all’associazione “Impastato” con l’impegno di rendere la Casa Memoria di Cinisi partecipe del lavoro svolto dagli studenti, che si sono avvalsi della supervisione dei professori Maria Caterina Sanna, docente di Educazione Artistica, e Giuseppe Uzzanu, insegnante del Liceo Artistico. (g.pu.)

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