La Nuova Sardegna

Olbia

Arrestato ricercato internazionale

Arrestato ricercato internazionale

I carabinieri hanno smascherato un 32enne moldavo che si fingeva romeno

11 maggio 2017
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PORTO SAN PAOLO. È moldavo ma si fingeva romeno per sfuggire al mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità russe per aver commesso una rapina nel 2011 per la quale deve scontare sette anni di reclusione. Ma la falsa identità di Dimitru Lozovan, 32 anni, è stata smascherata ieri dai carabinieri della stazione di Loiri Porto San Paolo, comune dove il giovane viveva da qualche tempo lavorando come elettricista sotto mentite spoglie, grazie anche a un documento d’identità falso, ma praticamente perfetto che era riuscito a ottenere mentre si trovava a Roma. I militari galluresi lo avevano già controllato in passato mentre lavorava in un cantiere, ma non avendo con sé i documenti, era stato registrato come sedicente e dalle impronte digitali non era emerso nulla. Da allora non era più stato notato fino a ieri mattina, quando è stato fermato nuovamente dai militari, ai quali ha consegnato il documento di identità rumeno risultato inizialmente regolare, ma con dati anagrafici diversi da quelli che aveva dichiarato in occasione del primo controllo. Insospettiti dai dati forniti e dal suo atteggiamento, i militari hanno approfondito le verifiche, anche perché avevano avuto notizia che in zona poteva esservi un ricercato internazionale di origine Moldava. Nel mandato di cattura internazionale inserito nella banca dati delle forze di polizia non risultavano però né foto, né impronte digitali del ricercato. Solo dopo una verifica al sistema informatico del ministero dell’interno, che è parte integrante del sistema informativo Schengen, i carabinieri hanno potuto confrontare la foto del ricercato internazionale con il “falso romeno” fermato e avere la conferma dell’identità di Dimitru Lozovan. Il 32enne era ricercato perché ritenuto responsabile di una rapina in abitazione avvenuta in Moldavia nell’agosto 2011, nel corso della quale, oltre ad aver picchiato le vittime, era fuggito con gioielli e soldi. Il giovane si trova ora nel carcere di Sassari a disposizione della Corte d’Appello e delle autorità russe in attesa che sia organizzata l’estradizione in Russia, dove dovrà scontare sette anni di reclusione per la rapina con violenza commessa 6 anni fa. (t.s.)

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