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Satta (Upc): autorità portuale, un altro scippo alla Gallura

Satta (Upc): autorità portuale, un altro scippo alla Gallura

OLBIA. «Dopo Berlusconi, anche Pigliaru intende, per caso, allinearsi nell'esercizio degli scippi alla Gallura? Mi auguro, fermamente, l'esatto contrario!». Ricore alla metafora pesante il segretario...

25 aprile 2017
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OLBIA. «Dopo Berlusconi, anche Pigliaru intende, per caso, allinearsi nell'esercizio degli scippi alla Gallura? Mi auguro, fermamente, l'esatto contrario!». Ricore alla metafora pesante il segretario nazionale dell'Unione Popolare Cristiana e attuale coordinatore regionale, Antonio Satta, per commentare le recenti decisioni di «imporre» un'unica Autorità Portuale in Sardegna con sede a Cagliari.

«Prima – osserva Satta –, abbiamo subìto, da parte del governo di centrodestra, la scelta dello spostamento della riunione del G 8 da La Maddalena a L'Aquila, privando il territorio gallurese di questo importante appuntamento, lasciando, peraltro, la cittadina dell'arcipelago con il carico di tante opere incompiute. Oggi, da parte di un governo "amico", la Gallura riceve un altro schiaffo, con la disposizione di stabilire la sede unica regionale della Port Authority nella città capoluogo di regione».

Satta, che è anche dirigente nazionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni, incalza: «Con tutto il rispetto per Cagliari, si stanno adottando decisioni che non tengono conto del traffico passeggeri che contraddistingue gli scali di Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres e Santa Teresa di Gallura, nettamente superiore a quello del porto cagliaritano». Satta non risparmia il sospetto di una «filosofia accentratrice» in favore della città metropolitana. Se questa sarà la decisione definitiva, «noi siamo, fin d'ora, assolutamente contrari e ci riterremmo offesi di fronte a questa scelta». Da qui la richiesta a Pigliaru «di fare immediatamente chiarezza su questa vicenda, perché non possiamo accettare che un territorio così vasto e che contribuisce, in modo rilevante, a reggere l'economia dell'intera regione, venga umiliato in questo modo».

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