La Nuova Sardegna

Olbia

Spazi limitatissimi in cimitero, le vecchie concessioni a rischio

di Giandomenico Mele
Spazi limitatissimi in cimitero, le vecchie concessioni a rischio

La giunta guidata da Nizzi mette mano al regolamento di polizia mortuaria varato appena nel 2014 Via al censimento delle aree del camposanto, chi non ha costruito nei tempi stabiliti perderà il diritto

24 aprile 2017
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OLBIA. Gli spazi nel cimitero di via Roma sono pochi e la sepoltura non può più attendere. Dopo anni trascorsi tra polemiche per il costo eccessivo di tombe e loculi, nonostante la costruzione di un nuovo cimitero, l’emergenza spazi per il caro estinto continua e il Comune di Olbia ha deciso di adottare una soluzione drastica, facendo rispettare alla lettera il regolamento di polizia mortuaria, che era stato approvato nel 2014 dalla vecchia amministrazione comunale olbiese: revocare le concessioni a coloro che non edifichino la tomba entro due anni dal momento in cui hanno ricevuto il permesso di costruire.

Il primo atto, come contenuto nell’aggiornamento del regolamento di polizia mortuaria varato dall’attuale giunta comunale, è stato quello di dare mandato al dirigente competente di procedere al censimento di tutti i concessionari di aree cimiteriali che non abbiano terminato i lavori di costruzione del manufatto entro 24 mesi dalla data di emissione del permesso di costruire. Poi si procederà a individuare coloro che non abbiano presentato istanza completa di tutta la necessaria documentazione per l'ottenimento della concessione edilizia entro 90 giorni dalla data di approvazione da parte del consiglio comunale del regolamento di polizia mortuaria.

Decadenza. Il dirigente del settore Manutenzioni del Comune, una volta individuati i titolari di concessioni che non abbiano iniziato a costruire, dovrà dichiarare decadute le concessioni, con conseguente rientro in possesso delle aree da parte del Comune. Lo stesso dirigente dovrà provvedere a comunicare ai titolari di concessione l’avvenuta decadenza della medesima, salvo adeguata manifestazione dell'interesse al mantenimento che i titolari devono rendere palese entro 20 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Il regolamento. Quella del Comune di Olbia rappresenta una scelta importante nel sistema delle sepolture private nei cimiteri, dando applicazione ed estendendo il vigente regolamento di polizia mortuaria che prevede la concessione dell'uso di aree per la costruzione di sepolture a sistema di tumulazione individuale, per famiglie e collettivita

La storia. L’ex assessore ai Lavori pubblici, Davide Bacciu, nel 2014 aveva posto all’attenzione il problema dei loculi provvisori. Dal 1976 a oggi il Comune di Olbia aveva rilasciato numerose concessioni di loculi. Ma al pagamento della tomba, totale o in acconto, non era seguita la realizzazione delle opere. Tutto ciò aveva costretto a posizionare molte salme in loculi provvisori, con 444 salme che all’epoca sarebbero rientrate in questa casistica.

Ora il suo successore al comando dell’assessorato comunale, Gianpiero Palitta, insieme alla giunta comunale, ha deciso di affrontare il problema con la revoca delle concessioni. Il caro estinto ad Olbia per molti anni ha rappresentato soprattutto un problema economico. Sul quale nel 2014 il Comune aveva deciso di intervenire con un nuovo accordo stipulato con l’Asco, l’azienda servizi cimiteriali Olbia, assorbita dalla società Altair. Una intesa che prevedeva nuovi servizi, con il tempio crematorio entro il 2015; 310mila euro in due anni per le manutenzioni straordinarie; il blocco delle tariffe attuali fino al 2019; la costruzione e consegna entro il 2015, a partire da settembre, di 444 loculi ai proprietari di sepolture provvisorie; la realizzazione delle camere mortuarie; un camposanto riservato agli animali ma solo nel corso di quest’anno. In cambio la Asco-Altair ha ottenuto la gestione dei cimiteri per altri venti anni. Fino, dunque, a tutto il 2057.

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