Tassa di sbarco, si studia come riscuoterla
La Maddalena, i barcaioli restano contrari al balzello di 5 euro sulle gite turistiche nelle isole
23 aprile 2017
2 MINUTI DI LETTURA
LA MADDALENA. L’amministrazione comunale ha incontrato gli operatori delle barche da traffico per discutere l’applicazione della tassa di sbarco. 5 gli euro che i vacanzieri dovranno pagare sul biglietto dei barconi per fare la gita nelle isole dell’arcipelago. Nell’aula consiliare i barcaioli che operano sia alla Maddalena che a Santa Teres, Cannigione e Palau. La tassa è già operativa, ma al momento non è stato deciso come riscuoterla. L’amministrazione con il sindaco Luca Montella e il delegato al Bilancio Claudio Tollis hanno ribadito le ragioni della tassa di sbarco. «Saremo elastici soprattutto all’inizio – ha detto Montella –. Poi dal prossimo anno entreremo a regime. Il regolamento è vecchio di un anno, quindi non si tratta di una novità. Abbiamo fatto questo primo incontro per spiegare bene di cosa si tratta. Ci sarà un ulteriore faccia a faccia per illustrare i metodi di riscossione sui quali stiamo lavorando».
I barcaioli hanno subito contestato i tempi dell’applicazione. Ad aprile non c’è nemmeno il tempo di correggere brochure e pubblicità introducendo la tassa nel biglietto. «Dobbiamo ancora capire come bisogna inserire il pagamento di questa tassa – afferma Federica Gargiulo –. Di certo nessuno è contento di un balzello del genere, anche perché la nostra clientela paga già un biglietto che diventa così più caro del 15%. Apprendiamo che non si può tornare indietro, che siamo chiamati qui a giochi già fatti. Dobbiamo solo eseguire la riscossione e non è una cosa che ci piace. Per noi cinque euro sono un costo aggiuntivo enorme».
Tra le diverse proposte in campo un conteggio forfettario delle quote da incassare in base al traffico dell’anno passato. Ma si è anche parlato di piazzare dei gazebo dedicati esclusivamente al pagamento della tassa di sbarco per le gite alle isole a Palau, Cannigione e Santa Teresa.
