La Nuova Sardegna

Olbia

Distretto culturale, il progetto locale sta prendendo forma

di Giuseppe Pulina
Distretto culturale, il progetto locale sta prendendo forma

L’ente catalizzatore è l’Unione dei Comuni “Alta Gallura” Ora è fondamentale il coinvolgimento di più soggetti

23 aprile 2017
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Inizia a prendere forma il progetto del Distretto culturale della Gallura. Dalle enunciazioni teoriche si sta passando verso i primi passi concreti per dare gambe a un progetto la cui ambizione si misura con l’importanza che, una volta realizzato, potrebbe dimostrare e meritare di avere.

L’ente catalizzatore, quello che ne ha definito e caldeggiato la prima ideazione, è l'Unione dei Comuni "Alta Gallura". È, quindi, più che naturale che da questo ente provenga il primo input per dare concretamente corso al progetto. Perché vada a buon fine sarà indispensabile il coinvolgimento di più enti, associazioni (e sul territorio se ne contano in gran numero) e scuole. Potrà rivelarsi importante anche il contributo di chi, a vario titolo, opera nel campo della cultura.

L’obiettivo, il primo di una nutrita check list, è infatti la raccolta di proposte e osservazioni da valutare ed eventualmente selezionare e approfondire.

«La finalità precipua - recita il bando dell’Unione dei Comuni - è di mettere a sistema gli attori a diverso titolo interessati alla promozione e valorizzazione delle risorse culturali presenti nel territorio di riferimento».

Ci sarà tempo sino al 5 maggio per far pervenire proposte, idee e progetti agli uffici dell’ente intercomunale. Considerati i tempi stretti, l’invito che viene rivolto a enti, associazioni, scuole e privati ha il tono di una urgente sollecitazione. Il distretto culturale può infatti rappresentare un’opportunità imperdibile per pianificare in termini di crescita culturale lo sviluppo del territorio. Le idee che verranno trasmesse all’Unione dei Comuni dovranno, comunque, essere assemblate in un piano coordinato.

Ecco perché viene richiesto «lo studio di progetti che possano confluire in un sistema di relazioni politiche, sociali ed economiche, per l’integrazione della valorizzazione delle risorse culturali e ambientali con il sistema delle infrastrutture che ne assicurano la fruibilità, con il sistema delle organizzazioni che erogano servizi e con gli altri sistemi produttivi correlati».

Servirà, insomma, una visione d’insieme capace di rapportare le singole parti al tutto. Il primo passo è la compilazione delle schede progettuali secondo il format proposto dall’Unione dei Comuni. Questo può essere scaricato dal sito dello stesso ente, ma anche da quello dei Comune.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative