La Nuova Sardegna

Olbia

Liscia, l’acqua adesso c’è ma i consumi raddoppiano

di Sebastiano Depperu
Liscia, l’acqua adesso c’è ma i consumi raddoppiano

Nonostante gli 80 milioni di metri cubi nell’invaso è forte l’invito alla prudenza I villaggi turistici sono già al lavoro dai primi di aprile, si aspettano nuove piogge

14 aprile 2017
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LURAS. Il bacino del Liscia inizia a attingere dalle sue riserve idriche. Decisamente buone per la stagione, tanto da far programmare in anticipo. Quasi 80 i milioni di metri cubi presenti, attualmente, nella diga del Liscia, che hanno offerto al Consorzio di Bonifica della Gallura la possibilità fare dei programmi per tempo. La durata della prossima stagione irrigua dovrebbe svolgersi secondo calendario, ma le alte temperature e un nuovo mese senza pioggia invitano alla prudenza. Intanto si dà fondo a quelle che sono le riserve idriche di un bacino al 77 per cento circa della sua portata massima. Settore turistico e privato iniziano a pretendere più acqua. Si devo annaffiare i campi, ma anche i giardini dei comprensori turistici o delle seconde case nei diversi paesi costieri serviti dall’acqua del bacino che, per la maggior parte della sua estensione, si trova nel Comune di Luras.

E in Gallura, di anno in anno, sta aumentando il flusso turistico che chiede acqua, non solo per irrigare. La stagione 2017 si preannuncia da record e alcune strutture hanno prenotazioni già dai primi di aprile e per Pasqua, considerata la festa spartiacque tra la stagione invernale e quella estiva. I numeri dei consumi parlano chiaro, per quanto riguarda le richieste d'acqua. Se nei mesi invernali si consumano circa 400 litri/secondi di acqua potabile e circa 300 litri/secondi per irrigazione, attualmente, già dal mese di aprile la richiesta è raddoppiata: si passa, infatti, a 800/850 litri/secondi per l'acqua potabile e si sale a 450/500 litri/secondi di acqua per l’irrigazione. Vien da sé che nei prossimi mesi, le richieste saranno ancora più elevate e, se non piove, le riserve scenderanno di tanto. Lo scorso anno, si è arrivati ad avere solo 30 milioni di metri cubi d'acqua nel mese di ottobre e si gridò all'emergenza. Adesso, i mesi ce ne sono tanti davanti e, si spera che altri millimetri d'acqua possano venire giù per dare una mano al bacino artificiale del Liscia. Anche se si stanno sempre attuando soluzioni diverse per non trovarsi impreparati. Lo stesso presidente del Consorzio, fresco di rinomina, Marco Marrone, in una nota stampa, scritta nella prima metà dello scorso mese, dichiarò che: «I livelli attuali del Liscia non devono distogliere la nostra attenzione dalla continua ricerca di soluzioni idonee ad arginare le future crisi idriche». L’ondata di maltempo e le forti nevicate che hanno caratterizzato l’inizio del 2017, hanno consentito al bacino artificiale gallurese di invasare 79,83 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 76,76% della capienza totale, già a marzo.

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