La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, riapre in via Tavolara la Residenza per anziani

di Giandomenico Mele
L'ingresso della struttura di via Tavolara
L'ingresso della struttura di via Tavolara

Una cooperativa della penisola ancora top secret si è aggiudicata il bando Inail.  Possibile che parte del personale licenziato dalla Fenice venga riassunto

13 aprile 2017
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OLBIA. La residenza sanitaria assistita torna a Olbia. Nei giorni scorsi l’Inail, l’ente previdenziale proprietario della struttura di via Tavolara, dove ha svolto il servizio la Rsa Sole di Gallura fino alla cessazione a causa della crisi della cooperativa La Fenice, ha concluso l’aggiudicazione provvisoria a una società della Penisola. Per ora il nome della società resta top secret, in attesa della conclusione delle verifiche burocratiche da parte dell’Inail e della convocazione dell’assemblea dei soci della nuova cooperativa per la comunicazione dell'avvenuta acquisizione a titolo di locazione del palazzo di via Tavolara. L’Inail si è fatta garante insieme al Comune della ripartenza del servizio di Rsa e la nuova cooperativa avrebbe garantito il riassorbimento della maggior parte del personale de La Fenice, che era stato licenziato per cessazione dell’attività. Nei prossimi giorni, inoltre, l’Inail tornerà nel pieno possesso dello stabile, le cui chiavi erano ancora nella disponibilità della vecchia società che gestiva lo stabile di via Tavolara.

Il bando. Qualche mese fa sul sito del Comune di Olbia era comparso il bando per la locazione dello stabile di via Tavolara, con destinazione d’uso a residenza sanitaria assistenziale per anziani. Un passo ufficiale, che era stato anticipato già nel luglio del 2015 da una manifestazione d’interesse per la ricerca di possibili contraenti da parte dell’Inail, proprietaria dell'edificio costruito in vista del Giubileo, che aveva da tempo notificato un’ingiunzione di sfratto alla Fenice per mancato versamento di diversi affitti arretrati. Il bando, che scadeva lo scorso 15 marzo, prevedeva un canone di locazione a base d'asta a partire dalla cifra di 300 mila euro l'anno (25 mila euro al mese), per una durata di sei anni rinnovabili per altri sei. È stata individuata quindi dagli uffici di Cagliari dell’Inail, per la stipula del contratto di locazione, l'offerta al rialzo più alta rispetto all'importo base.

La destinazione d’uso. Un aspetto importante riguarda la destinazione d’uso, visto che è legata a doppio filo con il futuro mantenimento di un servizio di Rsa nel territorio di Olbia. Il bando specificava con chiarezza che la destinazione comprende le Rsa, le case protette, le residenze assistite, i centri diurni e ogni altro tipo di accoglienza residenziale transitoria. Potranno inoltre essere svolte in via residuale le attività accessorie a quelle primarie, quali poliambulatorio (anche intramoenia), riabilitazione e trasporto malati. La sua destinazione è terziaria e risulta vincolata alle finalità sociali di Rsa e attività assimilabili ai sensi della legge 270/97 (Grande Giubileo del 2000) fino al 2020 compreso. Vincoli che dovrebbero garantire, almeno fino al 2020, la sopravvivenza di un servizio essenziale per il territorio, la cui chiusura aveva suscitato reazioni sdegnate da parte delle famiglie dei pazienti, trasferiti nelle strutture di Padru e Tempio Pausania.

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