La Nuova Sardegna

Olbia

Omicidio di Alà dei Sardi, parla Antonio Baltolu: "Sono pentito, chiedo perdono alla famiglia"

Omicidio di Alà dei Sardi, parla Antonio Baltolu: "Sono pentito, chiedo perdono alla famiglia"

Davanti al gip del tribunale di Sassari il 27 reo confesso conferma la sua versione della tragica lite in un bar del paese nella notte tra sabato e domenica: "Nessuna premeditazione"

12 aprile 2017
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OLBIA. «Chiedo perdono alla famiglia, non volevo uccidere». Occhi bassi e voce tremolante, Antonio Baltolu davanti al gip del tribunale di Sassari ha confermato la sua versione della tragica lite in un bar di Alà dei Sardi, nella notte tra sabato 8 e domenica 9 aprile. Assistito dai suoi difensori – gli avvocati Giampaolo Murrighile e Lorenzo Galisai – il muratore 27enne reo confesso ancora una volta ha escluso la premeditazione.

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«Quella notte non sono ritornato nel bar per uccidere Pietro Nieddu – ha ripetuto al gip Michele Contini – c’è stata una collutazione e sono partiti i colpi di pistola. Chiedo perdono alla famiglia e a tutti. Sono pentito». Al termine dell’interrogatorio, il gip ha convalidato il fermo di Antonio Baltolu confermando la misura della custodia cautelare in carcere, a Bancali. Oggi è stata anche effettuata l’autopsia sul corpo di Pietro Nieddu, che poi è stato riportato ad Alà per i funerali, svolti nel tardo pomeriggio.

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