La Nuova Sardegna

Olbia

Un “corto” per il gioiello Mom

Un “corto” per il gioiello Mom

Girato il video che presenta le due nuove creazioni della designer Evy Pattitoni

08 aprile 2017
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OLBIA. Modelle super eleganti, macchine fotografiche, poesie appena scritte. La hall dell’hotel President, giovedì pomeriggio, è stata trasformata in un set. Qui è stato girato un “corto-teatro” per raccontare la nuova avventura di “Mom, il Gioiello madre”, la linea creata dalla designer teltese Evi Pattitoni, che ultimamente ha deciso di concentrarsi anche sul mondo orientale. Tutto è nato lo scorso agosto a San Pantaleo, durante un festival folk, quando Evi Pattitoni, parlando con una persona che ha subito apprezzato le sue creazioni, è stata messa in contatto con una imprenditrice che si occupa di promuovere le eccellenze italiane nel nord Africa e in Oriente. Adesso alcuni suoi gioielli sono laggiù, esposti anche nei ricchissimi emirati arabi. «Però mi è stato anche consigliato di creare un qualcosa di nuovo, pensando proprio a quel mondo», racconta Evi Pattitoni. E così sono nate due nuove creazioni: Mom Rejna, più adeguato alle tradizioni orientali, e il Mom Gioiello madre, in una versione modificata. Anche in questo caso i gioielli simboleggiano le massime virtù della donna e richiamano antiche tradizioni e discipline filosofiche ricche di significati. Dopo le due nuove creazioni, Evi Pattitoni ha pensato a un modo per raccontare e promuovere il suo nuovo percorso. Quindi è stato girato un “corto-teatro”, un video che unisce immagini, poesia e recitazione. Compaiono due modelle, Marina Deledda e Maria Paola Careddu, che indossano i gioielli Mom e anche un delicato e leggero velo, per richiamare la cultura orientale. La narrazione ha il volto e la voce di Tino Scugugia, mentre la giornalista e poetessa Marella Giovannelli interpreta il ruolo di una saggia. Sono tanti, comunque, quelli hanno lavorato al corto: Francesco Cassitta, che ha creato delle essenze che saranno presto lanciate, poi l’orafo Vincenzo Vadilonga, i fotografi Giuliano Davoli e Donato Manca, il cameraman Sergio Sotgiu, lo scultore Marco Silecchia, Gabriele Careddu per le acconciature e Maura Colli per gli addobbi. Le musiche sono del bravo chitarrista Alain Pattitoni, figlio di Evi.

Il corto si intitola «Una strada di luce, un ponte di amore», che è anche il titolo di una poesia scritta da Marella Giovannelli per l’occasione. (d.b.)

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