La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, Grandi opere: avviso di chiusura indagini per Sanciu

Fedele Sanciu
Fedele Sanciu

L’ex commissario della Port Authority coinvolto nella tranche romana. A breve le richieste del pm Roberto Felici

29 marzo 2017
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OLBIA. Riemerge il nome dell’ex senatore di Forza Italia Fedele Sanciu dalle carte dell’inchiesta sulle Grandi opere, tranche romana. Il pm Roberto Felici giusto all’inizio del mese ha chiuso le indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, per 14 persone tra alti funzionari dello stato e imprenditori. Fra questi anche Fedele Sanciu. Le accuse vanno dalla corruzione, alla turbativa d’asta, sino al traffico di influenze illecite (queste due sono le accuse avanzate anche all’ex senatore. I fatti si riferiscono al 2014-2015, quando il ministro delle infrastrutture e dei trasporti era Maurizio Lupi, che non è indagato, che aveva nominato Sanciu commissario della Port Authority di Olbia.

Nella lente di ingrandimento della procura, per quanto riguarda Sanciu, è finito il progetto del Terminal Crociere dello scalo olbiese. In particolare sulla lievitazione dei costi per la progettazione, la direzione dei lavori e la realizzazione di questa opera, finita nel filone romano della grande inchiesta partita da Firenze. Il Terminal poi non è stato mai realizzato ma le intercettazioni effettuate in quel periodo, con le confidenze fra alcuni dei protagonisti della vicenda, hanno portato dentro l’inchiesta anche il senatore buddusoino di Forza Italia. Che in questi giorni ha ricevuto, al pari delle altre tredici persone, l’avviso di chiusura indagini. Ora i difensori stanno presentando le varie memorie difensive. Quindi il pubblico ministero dovrebbe formulare le eventuali richieste di rinvio a giudizio oppure di proscioglimento. Atti che sono attesi per i prossimi giorni.

Dall’inchiesta era già uscito l'architetto olandese Willem Brouwer, mentre restano indagati Bastiano Deledda, Francesco Cavallo e gli imprenditori Stefano Perotti e Giorgio Mor, oltre a Sanciu. In pratica Sanciu con Deledda avrebbe favorito l’assegnazione a Perotti e a Mor dell’incarico per la realizzazione del Terminal. Il senatore non ha voluto rilasciare dichiarazioni in questa occasione ma su questa vicenda si è sempre difeso sottolineando intanto di essere sicuro che la magistratura avrebbe fatto luce sul suo operato senza macchie. «Ho parlato con qualcuna delle persone coinvolte – ha sempre detto l’ex senatore – solo su invito dell’allora ministro Lupi, di cui ho sempre avuto il massimo rispetto e fiducia».

L’ex senatore di Forza Italia ha anche sottolineato quando un paio d’anni fa l’inchiesta entrò nel vivo, di aver saputo che nelle intercettazioni emergeva dalle conversazioni fra alcune delle persone coinvolte, che lui non era assolutamente funzionale ai loro piani. (en.g.)

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