La Nuova Sardegna

Olbia

Pioggia di osservazioni sul Piano dei litorali

di Walkiria Baldinelli
Pioggia di osservazioni sul Piano dei litorali

Arzachena, l’associazione di professionisti Atta solleva una serie di criticità Il presidente Azara: «Carente, con cartografia non aggiornata e fuorviante»

24 febbraio 2017
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ARZACHENA. L’Associazione tecnici territorio Arzachena (Atta) evidenzia alcune criticità del Piano di utilizzo dei litorali (Pul). Cartografie alla mano, una delegazione di professionisti, a nome di una cinquantina di iscritti tra architetti, ingegneri e geometri, ha illustrato al commissario Antonella Giglio preoccupazioni e perplessità. Rispondendo alle sollecitazioni del funzionario regionale, che traghetterà l’ente locale sino alle amministrative di primavera, la delegazione si è anche impegnata a presentare osservazioni al Piano comunale di protezione civile.

Il Pul. Lo strumento che definisce le regole d’uso delle concessioni demaniali, ma anche quelle di spiagge e infrastrutture, indispensabile per pianificare i servizi regolamentando gli accessi alle spiagge, era stato approvato in prima adozione nel novembre 2015. «Siamo preoccupati perché era stato redatto in maniera frettolosa - dice il presidente dell’Atta, Mario Azara - senza il pieno coinvolgimento di cittadini e associazioni interessate». L’Atta sottolinea criticità già evidenziate un anno fa. «Carente cartografia, non aggiornata alle modifiche infrastrutturali insediative e dei servizi intervenute da oltre un decennio - spiega il presidente -. Cartografie tematiche fuorvianti, mancanza del tracciato stradale della circonvallazione urbana che, soprattutto in località Lu Mulinu è a elevata pericolosità idraulica (Hi4), come purtroppo hanno evidenziato le alluvioni del novembre 2013 e dell’ottobre 2015. Occorre una verifica approfondita dei limiti demaniali».

Osservazioni. L’associazione di professionisti pone l’accento sulla disciplina della reale fruizione pubblica degli arenili. «Spesso contrasta con la proprietà privata e viceversa - sostengono i tecnici -. Nelle cartografie del piano che dovrebbe disciplinare l’intera fascia costiera di 84 chilometri sono incomprensibilmente tralasciate alcune aree: Ea Bianca, Forte Cappellini a Baja Sardinia, Cala del Faro, Romazzino, Cala Petra Ruja, che pur in assenza di arenili sono comunque attrezzate con servizi balneari sugli scogli. Il piano adottato non esamina il carico antropico».

Manutenzioni spiagge. «Manca qualunque previsione per la manutenzione straordinaria delle spiagge - sottolinea Azara - come la corretta pulizia della posidonia, che a inizio stagione causa accese conflittualità di competenze e di merito sulle tipologie d’intervento». Inoltre, per i professionisti dell’Atta «manca un sistema di sicurezza sia sul fronte antincendio sia per il soccorso a mare e l’eventuale elitrasporto. In sostanza, il piano si configura come un mero strumento per la quantificazione delle concessioni dei servizi da spiaggia da autorizzare».

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