La Nuova Sardegna

Olbia

Niente stipendi alla Colsar operai sul piede di guerra

Niente stipendi alla Colsar operai sul piede di guerra

Spiritu Santu, lo stabilimento di movimento terra e produzione di inerti è in crisi I dipendenti accusano l’azienda: «Non ha rispettato il verbale di conciliazione»

24 febbraio 2017
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OLBIA. È una crisi senza fine quella che attraversa la Colsar srl di Spiritu Santu, che si aggiunge a al lungo elenco delle az«iende in difficoltà a Olbia e in Gallura. La Colsar, che opera nel settore della movimentazione della terra e della produzione di inerti, non paga regolarmente gli stipendi ai dipendenti (una decina in tutto) a partire dalla tredicesima mensilità del 2015. Dopo le prime segnalazioni di protesta da parte dei dipendenti, l’azienda e i lavoratori lo scorso novembre avevano sottoscritto un verbale di conciliazione che prevedeva il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi, nonché il pagamento di una serie di retribuzioni arretrate. L’accordo però non è stato rispettato e i lavoratori, esasperati, ora minacciano clamorosi azioni di protesta.

Secondo quanto riferiscono i lavoratori, sono stati versati acconti riferiti agli stipendi di gennaio e maggio, mentre mancano all'appello completamente gli stipendi a partire dal mese di giugno (proprio quelli oggetto del verbale di conciliazione sottoscritto alla Direzione territoriale del lavoro). Inutile ogni tentativo effettuato sinora dai lavoratori nei confronti degli amministratori della Colsar (nel verbale sono inedicate due donne, Marina Sangaino e Maria Laura Dedeu), così cinque dipendenti da tempo hanno smesso di lavorare e ora incrociano le braccia. Di fatto, licenziati in tronco. Inevitabile la protesta: «Non possiamo vivere così, tutti questi mesi senza stipendio – dice Pinuccio Mette, uno dei dipendenti – abbiamo i nostri diritti e le nostre famiglie».

Nei mesi scorsi, intorno a Natale, il clima di tensione nel cantiere di Spiritu Santu si era inasprito, portando anche a un esposto alla guardia di finanza e persino allo Spresal, il servizio della Asl che verifica le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. I dipendenti senza stipendio, infatti, avevano chiesto alle fiamme gialle di verificare se l'azienda aveva versato regolarmente le ritenute fiscali e previdenziali. Alla Asl, invece, era stato richiesto di accertare l'applicazione delle norme di sicurezza e il funzionamento degli impianti, sempre per la sicurezza nel cantiere. Probabilmente, alla stipula del verbale di conciliazione si era giunti anche dopo l’intervento della guardia di finanza che sicuyramente aveva fatto sentire il fiato sul collo alla Colsar.(m.b.)

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