La Nuova Sardegna

Olbia

La città in maschera Re Giorgio appare col volto di Trump

di Angelo Mavuli
La città in maschera Re Giorgio appare col volto di Trump

Il sovrano ha aperto il corteo, nove i carri a concorso Coloratissimi e bizzarri i numerosi gruppi estemporanei

24 febbraio 2017
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TEMPIO. Re Giorgio, sovrano incontrastato del carnevale, nelle vesti di Donald Trump, ha fatto il suo ingresso in città, ieri pomeriggio, preceduto dalle Latin Majorettes e dai suoi ambasciatori che con frizzi e lazzi hanno cercato di ingraziarsi il pubblico presente.

Mille Carnevali. Inferiore rispetto agli anni scorsi, ma notevole l’afflusso di spettatori, non per questioni metereologiche avverse, al contrario, ma per i molti “Carnevali” che ormai si celebrano, con altrettanto entusiasmo e molta allegria, in tantissimi altri centri a cominciare da Calangianus ed Olbia solo per citarne alcuni.

Nuove idee. A significare comunque che se si vuole battere l’agguerrita concorrenza, (in termini positivi ovviamente), occorre forse un colpo d’ala più energico, nuove idee e soprattutto una comunicazione più anticipata dell’evento. Tutto bene, comunque, quel che finisce bene.

Le associazioni. La sfilata è stata bella, ben condotta e ben controllata dalle forze dell’ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, tutti egregiamente coordinati dal vice questore Raffaele Bracale. Un plauso va sicuramente rivolto anche a tutti i volontari e alle associazioni coinvolte quest’anno, con diversi compiti, nella manifestazione. Il liceo artistico Fabrizio De Andrè, l’Associazione Carrasciali, l’Associazione Sgiubì, l’Associazione Carrascialai (asse portante del carnevale), la Proloco, l’Associazione Muse e l’associazione Sardegna Endless island, entrambe di Cagliari.

Coreografie. Al seguito di Re Giorgio hanno sfilato i nove carri allegorici a concorso ed una serie di maschere e gruppi estemporanei che meritano tutti di essere citati per le loro creazioni, per la fantasia e l’allegria che hanno saputo infondere. A voler essere pignoli, da registrare anche alcune critiche alle coreografie “che ingessano i gruppi - è stato detto -, e soprattutto troppo lunghe se si considera anche il clima freddo che non incoraggia a soffermarsi a lungo ad ammirare le evoluzioni coreografiche seppur belle e preparate».

Carri a concorso. I nove carri a concorso hanno sfilato ieri in quest’ordine: La Burrala agghesa (vincitrice del Carnevale 2016) con io Pago. La Cionfra(giunta al 42esimo anno di partecipazione) con boom boom Renzi. Quelli del Karnevale con Banana Joe. The Crazy Carnival con i Mariachi. Carnival Passion con Gli ultimi ghiacciai. New group con Matti da legare. La Vecchia Guardia con il Gladiatore. Gruppo Folk con L’Ultimo Tango ed infine La Tribù con Save the world – La rivoluzione energetica.

Gruppi estemporanei. Intervallati fra i carri a concorso anche le creazioni estemporanee. I Pagliacci con Solo i super eroi possono salvarci. Alla Faccia del Campanile con Grease. Gli Scasciati con Gli Zulù. Alannirosa con i Cretini. The Street Sao con lo Yacht di Noè. Gli Sbandati di Aggius che in quanto tali non avevano allegoria. I bellissimi vampiri,(vecchio gruppo storico ritiratosi quest’anno dalla competizione dei carri), con Li poari alzati. La Compagnia di San Giuseppe con gli Indù ed infine, Il Ritorno dei quattro galletti con l’esercito di se…cessone. Domenica la seconda sfilata.

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