La Nuova Sardegna

Olbia

Città senza pediatri, la minoranza insorge

di Angelo Mavuli

Il gruppo consiliare “Tempio Libera” sollecita da diversi mesi l’intervento dell’amministrazione

20 febbraio 2017
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TEMPIO. A distanza di quasi tre mesi da una interrogazione consiliare di “Tempio Libera” sulla carenza in città di medici pediatri di libera scelta, l’interrogazione rimane ancora senza una risposta e senza alcun provvedimento. A denunciarlo con una nota, i consiglieri Antonio Balata e Monica Liguori. «Nell'ultimo consiglio comunale del 29 novembre il gruppo consiliare Tempio Libera – dicono – aveva presentato un'interrogazione con la quale chiedeva all'amministrazione comunale di attivarsi, affinché, seguendo l'esempio del comune di Luras, i pediatri di libera scelta che non hanno ambulatori nella nostra città, ma che hanno iscritti all'interno del distretto sanitario, potessero essere ospitati all'interno di locali comunali. In questo modo eviterebbero i disagi per i piccoli pazienti e i loro familiari costretti a recarsi a Luras a Calangianus o ad altri centri, per le visite pediatriche. Al momento – aggiungono Antonio Balata e Monica Liguori– per la scarsa propensione al confronto dei nostri amministratori che evitano i consigli comunali, non si è avuto alcun riscontro alla suddetta interrogazione né si è provveduto ad alcuna soluzione».

Il problema cui “Tempio Libera” fa riferimento nasce nel momento in cui in città, con l’andata in pensione di diversi medici pediatri, è rimasto a svolgere tale compito un solo pediatra che, nel breve svolgere di poco tempo, ha raggiunto il tetto massimo di pazienti consentito dalle norme. Giocoforza quindi i genitori dei nuovi nati (o dei bambini che non hanno potuto effettuare, in città la scelta del pediatra per carenza di disponibilità di posti), devono obbligatoriamente rivolgersi ai pediatri di altri centri, con i disagi che una simile scelta comporta. Antonio Balata, autore in consiglio comunale della interrogazione suggerì all’amministrazione comunale di attivarsi per chiedere all’Asl, per la città di Tempio, una autorizzazione in deroga per ottenere un secondo posto per un pediatra di libera scelta. Lo stesso Balata però, aveva osservato che la richiesta sarebbe potuta andare incontro al diniego dell’assessorato regionale alla Sanità che avrebbe giustificato il suo no con il calo delle nascite. «La seconda possibilità, sicuramente più percorribile, senza rischi di bocciatura perché già adottata da altri comuni, fra cui Luras –aveva scritto ancora Balata nella sua interrogazione – sarebbe quella di rivolgersi ad un altro pediatra convenzionato del distretto, invogliandolo a prestare la sua opera in città con l’offerta di ospitalità dell’ambulatorio in una delle tante strutture pubbliche di proprietà comunale. Un gesto che verrebbe sicuramente apprezzato dal medico che non sarebbe costretto, a cercarsi un locale idoneo per collocare l’ambulatorio». Finora però, come denuncia la nota di Tempio Libera, il problema è rimasto insoluto.

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