La Nuova Sardegna

Olbia

Campanili addio: nasce la santa alleanza di Gallura

di Serena Lullia
Campanili addio: nasce la santa alleanza di Gallura

I sindaci di Olbia e Tempio lanciano la battaglia unitaria per l’intero territorio Nizzi: «Basta dividerci». Biancareddu: «Viabilità, sanità e turismo le priorità»

10 febbraio 2017
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OLBIA. Piccone e sorrisi. A sorpresa i sindaci Settimo Nizzi e Andrea Biancareddu annunciano la demolizione dei campanili. Stop allo scontro un po’ medievale tra Olbia e Tempio. Stop alle guerre tra dirimpettai in versione ultrà. Nel palazzo del municipio nasce la santa alleanza tra Olbia e Tempio. I due primi cittadini si presentano come i paladini dell’unità del territorio. E insieme rilanciano la vertenza Gallura. Tra le priorità la Olbia-Tempio, la viabilità, il turismo.

Come fratelli. Nizzi e Biancareddu, simboli dell’olbiesità e della tempiesità fanno mea culpa degli anni da nemici. «Vogliamo un territorio gallurese unito – dice Nizzi –. Basta arroccarsi nelle proprie comunità combattendoci. I numeri sono troppo piccoli per poter pensare di ottenere qualcosa restando divisi». L’inno alla fratellanza gallurese arriva anche da Biancareddu. «Dividerci è sempre stato il gioco di Cagliari – dichiara –. In realtà ci uniamo per sano egoismo, perché insieme sicuramente riusciremo a ottenere molto di più di quanto non abbiamo avuto sinora. Per lavorare meglio bisogna essere uniti e concreti».

La Olbia-Tempio. La prima rivendicazione nei confronti della Regione è per la strada che collega Olbia a Tempio. «Vogliamo vedere un pezzo di strada subito – dice Biancareddu –. Ci dica la Regione da dove vuole cominciare, faccia un progetto e avvii i lavori subito».

Sanità. Anche la battaglia per una sanità di eccellenza diventa unitaria. «La Gallura non è una scacchiera in cui si spostano servizi da Olbia a Tempio ad Arzachena. Questo non ci arricchisce ma ci impoverisce – sottolinea Biancareddu –. Non abbiamo un reparto di Urologia e di Oculistica, siamo costretti ad andare fuori dalla Gallura. Dobbiamo lavorare per potenziare i servizi nel territorio e avere un finanziamento sanitario più alto. Il Mater Olbia è una ricchezza per tutti. Il tempiese, come l’aggese e il sardo in generale deve essere felice che ci sia una struttura di alta specializzazione come questa».

La provincia. I due sindaci rivendicano anche l’autonomia della Gallura e la rinascita della Provincia. «I dipendenti della vecchia provincia sono rimasti tutti e quel costo c’è sempre – aggiunge Biancareddu –. Mancano solo gli amministratori e noi siamo pronti ad andare a costo zero. L’offesa più grande al territorio è stata fatta con la legge 2 del febbraio 2016. È nata la città metropolitana di Cagliari e il deserto nel resto della Sardegna. Dobbiamo reagire».

Il tribunale. Anche sul tribunale Nizzi e Biancareddu non faranno le battaglie di campanile. «Non siamo qui per cercare di portare via nulla a nessuno ma per rafforzare ciò che abbiamo – spiega Nizzi –. Se un domani il governo dovesse fare delle scelte in favore della nostra città ne saremo felici. Ma sia chiaro che non mi metterò a fare la guerra per chiudere il tribunale di Tempio e aprirlo a Olbia. Sono decisioni del governo nazionale. Con l’unione del territorio e una strada percorribile in venti minuti non sarà un grande problema. Se i tempiesi possono venire a Olbia per curasi, gli avvocati possono andare a Tempio». Parole che suonano come una melodia per le orecchie di Biancareddu. «Gli unici che viaggiano sono gli avvocati. Non parliamo di un punto nascita e delle partorienti. Non è un disagio incolmabile per cui vale la pena che Settimo faccia una battaglia. Io spero addirittura che la sezione staccata, chiusa dal Governo, venga riaperta».

Autorita portuale. Tra le rivendicazioni da portare sul tavolo della Regione c’è anche l’Autorità portuale. «Qualcuno in maniera impropria parla di Autorità portuale di Cagliari – dice Nizzi –. A oggi esistono due commissari, per il nord Sardegna e il sud Sardegna. E la futura sede unica della Port Authority deve essere a Olbia».

Sindaci uniti. Nizzi e Biancareddu si impegnano poi a coinvolgere tutti i primi cittadini di Gallura e i consiglieri regionali. «Ci metteremo al lavoro da subito per farli entrare in questo grande progetto unitario».

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