La Nuova Sardegna

Olbia

Scongiurata la lunga siccità acqua e neve riempiono il Liscia

di Sebastiano Depperu
Scongiurata la lunga siccità acqua e neve riempiono il Liscia

Le riserve del bacino sono salite a 57 milioni di metri cubi, rientrata l’emergenza di due mesi fa Il Consorzio di bonifica può ridurre le misure di restrizione temute nelle campagne della Gallura

06 febbraio 2017
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LURAS. I paesi serviti idricamente dal bacino artificiale del Liscia possono tirare un respiro di sollievo. Le ultime nevicate e precipitazioni di dieci giorni fa hanno fatto riempire notevolmente l'invaso che, per la maggior parte, si trova nel comune di Luras, nella valle di Carana. In due mesi il suo livello è cresciuto di 33 milioni di metri cubi. In realtà l'aumento è avvenuto dopo le abbondanti nevicate e piogge che hanno colpito l'Alta Gallura (e non solo). Attualmente, la diga del Liscia contiene 57 milioni di metri cubi d'acqua: la metà circa della sua portata massima. L'invaso, infatti, ha un collaudo per contenere 106 milioni di metri cubi d'acqua. I primi del mese di dicembre, invece, l'asticella del rilevamento si fermava appena sopra i 24 milioni di metri cubi. Una cifra irrisoria, sicuramente, ai minimi storici e stava sorgendo un altro problema: si stava raschiando il fondo e la qualità dell'acqua non era del tutto ottimale.

Rischi e timori. Neve e precipitazioni, dunque, hanno smosso e contribuito a riempire il bacino che serve i Comuni di Santa Teresa Gallura (con le frazioni di Porto Pozzo, Porto Pollo e Ruoni), Palau, Bassacutena e San Pasquale (frazione di Tempio), Luogosanto, Loiri Porto San Paolo, Olbia, Porto Rotondo, Golfo Aranci, Arzachena (con i borghi di Cannigione, Portisco, Baia Sardinia e Porto Cervo), Monti e Telti. La preoccupazione stava crescendo, sia per la scarsità d'acqua, sia per la qualità e per le restrizioni che si sarebbero dovute adottare in caso di un prolungato periodo di siccità, come si temeva. A conti fatti, attualmente, il Liscia ha più del doppio dei metri cubi d'acqua che aveva circa due mesi fa.

Le riserve. Gli esperti, inoltre, sostengono che tra i 7 e gli 8 milioni di metri cubi d'acqua siano da riserva nelle falde acquifere dell'Alta Gallura. Un contributo importante al bacino idrico gallurese viene dato, anche, quotidianamente dalle acque che arrivano dal monte Limbara. In questo periodo, dalla diga del Paddhjolu vengono rilasciati 3 metri cubi d'acqua al secondo, con scaricamento in automatico perchè la diga è piena. Buona parte di essa arriva direttamente al lago del Liscia.

L’andamento. L'anno scorso, in questo periodo si potevano contare poco più di 30 milioni di metri cubi d'acqua. Nell'ultima decade è iniziato il calo drastico del Liscia. A gennaio 2015, erano tra i 35 e i 37 i milioni di metri cubi. Fino a cinque anni fa il regime era addirittura di 100 milioni di metri cubi: negli anni se ne sono persi più di 50 milioni. Una buona portata d'acqua si è registrata dal 2008 fino al 2012. Poi il calo drastico. I 100 milioni di metri cubi d’acqua si sono registrati subito dopo il collaudo (2012), avvenuto alla presenza dell’allora assessore regionale ai Lavori Pubblici, Carlo Mannoni.

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