La Nuova Sardegna

Olbia

L’Asl ribatte: nessuna carenza di farmaci

L’Asl ribatte: nessuna carenza di farmaci

L’azienda sanitaria respinge ogni accusa dopo le proteste sollevate da pazienti e operatori

04 febbraio 2017
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TEMPIO. La direzione aziendale dell’Asl 2 risponde con un comunicato alle segnalazioni allarmate degli operatori del Paolo Dettori che più volte hanno denunciato la carenza di medicinali e presidi sanitari nel nosocomio tempiese. La direzione respinge ogni accusa: non esiste alcun problema né vi sono ritardi nella consegna. Nell’Asl di Olbia al contrario, si legge nella nota, dopo aver fatto la cronistoria della cancellazione della farmacia territoriale del Dettori, «è in atto un processo virtuoso volto all’ottimizzazione, alla razionalizzazione e al recupero di efficienza della gestione dei farmaci e dispositivi medici in Gallura, senza ridurre gli standard del servizio. Un percorso che prevede la razionalizzazione dei flussi informativi e fisici. Una collocazione più funzionale e sinergica del personale ed infine il perfezionamento della gestione delle scorte con il conseguente abbattimento del rischio dei farmaci scaduti. L’ospedale di Tempio Pausania non viene lasciato sprovvisto di farmaci o ausili. È invece vero – scrive l’Asl – che, per problematiche di interesse nazionale legate alle scelte di alcune case farmaceutiche, alcuni farmaci non si trovano sul mercato e questo comporta che gli stessi non possano venire prescritti, né all’ospedale di Tempio né a quello di Olbia, ma vengono sostituiti con degli altri analoghi o similari». In merito agli aghi canula, per il quale era scaduto il contratto di acquisto, l’Asl precisa «di aver provveduto ad aggiudicare ai primi di gennaio 2017, la nuova gara per la loro fornitura. Anche in questo caso comunque, il comunicato nega, come testimonia, invece, il personale del Dettori, che siano stati patiti disagi dai pazienti. In merito al gelo polare a causa dello smontaggio delle controfinestre, l’Asl spiega infine che «sono state innalzate le temperature dell’impianto di climatizzazione e che le somme per rimetterle sono state inserite tra i finanziamenti prioritari. Sulla vicenda, che sta scatenando commenti e proteste «del tutto ignorate ed anche irrise», dicono gli addetti ai lavori, hanno annunciato interventi i sindacati e le associazioni. (a.m.)

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