La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, Rsa Sole di Gallura al capolinea: esplode la rabbia dei lavoratori

L'assemblea dei lavoratori Clea
L'assemblea dei lavoratori Clea

Assemblea ad alta tensione nella sede della Cgil. Luisella Maccioni: il nostro grido è caduto nel vuoto. Maria Grazia Manzoni: rispetto per i pazienti

31 gennaio 2017
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OLBIA. Paracadute economico e destino dei pazienti. Sono le istanze più urgenti dei lavoratori della cooperativa La Fenice che avanza inevitabilmente verso la chiusura. Da una parte ci sono 35 lavoratori, la grande maggioranza anche soci, che attendono la liquidazione volontaria della cooperativa per recuperare tre mensilità non pagate e il Tfr attraverso il Fondo di garanzia dell’Inps. Ma ci sono anche i pazienti della Rsa Sole di Gallura, ai familiari dei quali è stato recapitato un avviso di sfratto da concludersi entro il 12 febbraio. Di tutto questo si è discusso ieri in una accesa assemblea nella sede della Cgil a Olbia, con i lavoratori esasperati da una situazione che li inchioda a un addio fatto di lacrime e sangue: molti di loro rivendicano anche dieci mensilità arretrate, mentre coloro che hanno lasciato nei mesi scorsi la cooperativa licenziandosi, arrivano anche a cinque. «Purtroppo i problemi della Rsa Sole di Gallura non nascono da oggi ma partono dal 2011, ma poco importa a coloro che avrebbero dovuto tutelare servizi e occupazione – sottolinea Luisella Maccioni, segretaria della Cgil Funzione pubblica –. Noi abbiamo gridato a gran voce spiegando che il problema si stava aggravando, abbiamo toccato con mano la sofferenza degli operatori che lavoravano con tante difficoltà: a partire dagli stipendi che non venivano pagati a persone che hanno passato anni dentro quella struttura, che hanno dedicato anima e corpo per garantire cure e servizi migliori».

Legacoop. Per il prossimo 6 febbraio è in programma un incontro tra la Legacoop, il Comune e le tre sigle sindacali, ultimo spiraglio prima dell’assemblea della cooperativa convocata il giorno successivo per l’avvio della procedura di liquidazione. «Qui non c’è più niente da salvare, come sindacati dovete garantire una soluzione a noi lavoratori per recuperare i nostri soldi prima che si rischi di andare al fallimento – ha spiegato Daniela Delogu, lavoratrice della Rsa e nel cda della cooperativa La Fenice –. Molte sono madri di famiglia, ormai la situazione è diventata insostenibile».

I pazienti. Poi c’è la questione dei pazienti. La Assl ha garantito che verrà trovata una sistemazione a tutti in una delle strutture accreditate a Padru, Arzachena, Tempio e Palau. Ma dall’assemblea emerge il problema sui posti disponibili, che sarebbero molti meno dei 37 pazienti ospitati in regime di Comunità integrata e alloggio nelle strutture di via Tavolara e via Malpighi, entrambe destinate alla chiusura. «Qui combattiamo tra l’indifferenza generale. Ma dei pazienti interessa qualcosa a qualcuno? Loro ci dicono ogni giorno che vogliono restare, siamo come una famiglia, qui si è perso anche l'ultimo briciolo di umanità – denuncia Maria Grazia Manzoni, lavoratrice della Rsa Sole di Gallura –. La Rsa per queste persone è come una casa, noi gli portiamo anche i maglioni da casa nostra, nel nostro piccolo gli vogliamo bene». Nuove grida d’aiuto rivolte alle istituzioni, che attendono risposte che per ora non sono ancora arrivate.

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