La Nuova Sardegna

Olbia

Case e hotel all’asta, numeri da record in Gallura

Un'aula del tribunale
Un'aula del tribunale

Al tribunale di Tempio spetta il primato in Sardegna. Nel 2016 sono stati venduti 250 lotti incassando 37 milioni di euro

19 gennaio 2017
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OLBIA. Tra gli indicatori incontestabili della recessione economica che sta attraversando la Gallura ci sono anche i numeri del tribunale di Tempio, soprattutto quelli che riguardano le esecuzioni immobiliari e le vendita all’asta. Numeri record, è proprio il caso di dire. Tra gli uffici giudiziari sardi, infatti, il tribunale di Tempio è sorprendentemente primo nelle esecuzioni immobiliari e nelle vendite all’asta, dovute alla crisi che ha investito diversi settori produttivi, primo tra tutti quello dell’edilizia, spina dorsale dell’economia locale e motore dello sviluppo negli anni del boom turistico.

Numeri alla mano, Tempio con la vendita di circa 250 lotti all’asta giudiziaria ha incassato oltre trentasette milioni di euro nel solo 2016, che comprendono circa 8 milioni di tasse e diritti incamerati dallo Stato. I lotti messi all’asta sono stati i più disparati, da piccoli appartamenti o monolocali nei diversi centri della Gallura a mega ville sulla costa, intesa questa come la distesa di cemento sul mare che va da Porto San Paolo al litorale di Badesi, passando per località di pregio come Porto Rotondo e la Costa Smeralda. Si è venduto di tutto: abitazioni private e interi palazzi, ma anche strutture alberghiere e terreni senza alcuna possibilità di edificazione, eccezion fatta per una casa rurale la cui licenza edilizia sarà rilasciata soltanto a dichiarati agricoltori. E poi laboratori artigiani, cantieri e piccole aziende cadute in disgrazia. Le istanze di fallimento esaminate al 30 settembre del 2016 erano 81, e comprendono attività commerciali (Olbia e Arzachena i centro più colpiti dalla crisi che ha portato alla chiusura di negozi vari) mentre sono 14 i fallimenti dichiarati con sentenza dal tribunale. Sullo stesso fronte sono state presentate 174 esecuzioni immobiliari, relative ad abitazioni e ville disseminate in tutti i centri della Gallura.

Quella che riguarda le esecuzioni immobiliari e le vendite all’asta è la parte più interessante del rapporto annuale del tribunale di Tempio. Tra gli uffici giudiziari isolani, Tempio conferma il terzo posto per produttività macinando numeri da record anche nel 2016 che pure ha registrato enormi difficoltà a cause delle carenze d’organico. I processi discussi con rito monocratico dai tre giudici in servizio sono stati 1049, mentre le cause trattate in udienza preliminare sono state 1581, per un totale di 2642 processi definiti. Nel settore civile sono state concluse ben 3122 cause iscritte ai diversi ruoli del tribunale, tra contenzioso in materia di controversie agrarie, cause di lavoro, volontaria giurisdizione e procedimenti speciali. Risultano quasi al collasso gli uffici inquirenti, dove mancano tre sostituti e due sono in procinto di lasciare tempio avendo ottenuto il trasferimenti ad altri uffici giudiziari isolani. Questi dati, fermi al 30 settembre scorso, debbono essere aggiornati al trimestre finale del 2016, prima che venga aperto il nuovo anno giudiziario, quindi entro la fine del mese di gennaio 2017. (red.ol.)

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