La Nuova Sardegna

Olbia

Bonanno: «Ho pagato con il mio incarico l’acquisto di Budelli»

di Andrea Nieddu

La Maddalena, parla il presidente del Parco commissariato «Contro di me la guerra tutta personale del centro sinistra»

09 dicembre 2016
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LA MADDALENA. Un addio al veleno, dopo dieci anni alla guida del Parco nazionale. Giuseppe Bonanno, presidente commissariato dal ministero dell’Ambiente, ha raccontato i retroscena di un epilogo voluto, atteso ma non meno doloroso. Il ministro del dimissionato governo Renzi, Gian Luca Galletti, ha firmato il decreto con cui ha nominato il comandante della capitaneria Leonardo Deri commissario straordinario del Parco per sei mesi. «L’ente è partito da zero dipendenti nel momento in cui mi sono insediato e oggi ha 23 persone assunte in pianta stabile – ricorda l’ex presidente –. Prima era un Parco che viveva solo di contratti Co.co.co. Oggi garantisce anche lavoro stagionale a una quarantina di persone». Bonanno indica alcuni dei motivi di orgoglio del suo doppio mandato, oltre alla pianta organica. In cima l’acquisizione di Budelli al patrimonio pubblico, «per la quale ho pagato un prezzo caro, il commissariamento». Bonanno rinfresca la memoria, ricordando la guerra scatenata dal Pd dopo la scelta di comprare l’isola, sulla quale aveva puntato gli occhi il milionario neozelandese Michael Harte. «La più forte contrapposizione è arrivata da coloro che dovevano essere amici – sottolinea –. La politica del centro sinistra e soprattutto del partito democratico si è sempre contrapposta alla mia figura, in particolare i rappresentanti locali. Colpa delle ultime elezioni amministrative in cui la lista sostenuta dal sindaco Comiti è stata sconfitta. Ho spiegato in più lettere al ministero come alcuni rappresentanti del Consiglio direttivo fossero espressione della vecchia amministrazione e fossero riusciti a farsi nominare all’interno dell’organo del Parco. Premesse difficile per portare avanti qualsiasi risultato condiviso». Bonanno critica la normativa sui Parchi che porta la politica a lottizzare un organo in cui servirebbero competenze, non tessere di partito. «Ringrazio la consigliera Lucia Spano che mi è sempre stata vicino e con me ha vissuto un anno e mezzo difficile, in cui le logiche che venivano seguite nell’affrontare la discussione sui temi ambientali. «L’unico obiettivo che ha mosso certe persone è stato abbattere la presidenza e ostacolare il mio operato – conclude Bonanno –. Me ne vado con un dispiacere di fondo, quello di vedere otto anni e mezzo di attività proficui bruciati da un anno e mezzo di convivenza impossibile. Il blocco delle attività sull’archeologia subacquea, delle attività sul laboratorio degli olii essenziali, su Garibaldi agricoltore, sono figlie di questa contrapposizione stupida che ha caratterizzato l’attività politica del consiglio direttivo. Al commissario Deri vanno i miei più sinceri auguri ma mi riservo di presentare ricorso al ministero per il decreto di commissariamento».

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