La Nuova Sardegna

Olbia

Per Italia Attiva inizia la rivoluzione rosa

Sono tre donne i nuovi dirigenti del partito in Gallura: Rita Oggianu, Michela Masoni e Lucia Cucciari

02 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La rivoluzione rosa e nuove forme di finanziamento. Italia Unica diventa Italia Attiva, cambia nome per superare l'addio del fondatore Corrado Passera, tornato a fare solo il banchiere e apre le porte alle donne, soprattutto in Gallura, dove rivoluziona i vertici del movimento che lo avevano accompagnato alle elezioni comunali di Olbia vinte nella coalizione che ha sostenuto Settimo Nizzi. Il coordinatore regionale del movimento, l'ex consigliere regionale Tore Piana, ha presentato mercoledì all'hotel President di Olbia il nuovo "tridente al femminile": Rita Oggianu, la nuova coordinatrice provinciale per la Gallura di Italia Attiva; Michela Masoni, coordinatrice per Tempio e Lucia Cucciari, medesimo incarico ad Arzachena.

Poi il finanziamento. Per chi aveva come leader un banchiere, scatta ora la ricerca di fonti alternative di sostegno economico. Ecco quindi una campagna di finanziamento identitaria: chi contribuirà con 50 euro riceverà come omaggio una bottiglia di mirto, o una forma di pecorino. L'autofinanziamento, senza obbligo di tesseramento, sarà lanciato il prossimo 10 dicembre a Santa Cristina, secondo quello che la democrazia liquida, coniandolo dai contributi per l'avvio delle start up tecnologiche, chiama "crowdfunding". Italia Attiva segue la strada tracciata da Italia Unica e si siede nel tavolo del centrodestra insieme a Forza Italia e Fratelli d'Italia, come l'anima liberal popolare e moderata della coalizione. Nelle prossime settimane verranno ufficializzati i coordinatori di Olbia, La Maddalena, Santa Teresa Gallura, Palau, Badesi e altri comuni galluresi. «Intendo impegnarmi perché il partito cresca in tutta la Gallura - ha spiegato la neo coordinatrice provinciale Rita Oggianu -. Auspico un forte impegno comune con le forze di centrodestra presenti, in particolare Forza Italia e Fratelli d'Italia, in vista anche dei prossimi impegni nelle elezioni comunali e guardando alle prossime elezioni regionali. La speranza è quella di vedere ripetersi in numerosi comuni l'esperienza positiva ottenuta nelle ultime elezioni comunali di Olbia». «Vogliamo creare un gruppo giovane e impegnato anche ad Arzachena - conferma Tore Piana -. Ci stiamo strutturando per farci trovare pronti in vista delle prossime elezioni comunali». Piana ha poi spiegato l'importanza di votare No al referendum. «Votiamo No non solo per un aspetto politico contro un Governo nazionale e regionale nemico della Sardegna - sottolinea Piana - ma anche e soprattutto per il pericolo che l'autonomia speciale della Sardegna venga meno a seguito della modifica del titolo V della Costituzione». (g.d.m.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative