La Nuova Sardegna

OLBIA. Dal 2017 gli olbiesi pagheranno anche la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. La giunta Nizzi ha deciso di imporre il nuovo balzello ai cittadini. Introdotta il primo gennaio 2014 a livello nazionale, in città era stata azzerata dall'amministrazione Giovannelli per il 2014, 2015 e 2016.

Chi la paga e chi no. La Tasi verrà pagata da tutti i proprietari di immobili. Esenti le prime case, ma anche alberghi, pensioni, banche, centri commerciali, assicurazioni. Le minoranze unite (Pd, Movimento 5Stelle, Alleanza Civica) hanno firmato un emendamento con cui chiedono di estendere l'esenzione anche ai locali commerciali, bar, ristoranti, uffici. Si ipotizza un guadagno per le casse comunali di 2milioni di euro destinati a finanziare illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, verde.

Imu. Per quanto riguarda le tariffe dell'Imu, l'imposta sugli immobili, vengono confermate quello dello scorso anno. Ma con una eccezione. La giunta Nizzi intende ridurre l'Imu per una sola categoria. Banche, alberghi, pensioni, fabbricati industriali, centri commerciali beneficeranno del taglio dei costi da 8,70 a 7,60. Le minoranze chiedono l'estensione del taglio delle aliquote a locali commerciali, bar, ristoranti e uffici.

I commenti. "L'amministrazione mette le mani nelle tasche dei cittadini - è il commento dei firmatari degli emendamenti Carlo Careddu, Ivana Russu, Rino Piccinnu, Patrizia Desole, Amedeo Bacciu, Teresa Piccinnu, Roberto Ferinaio, Davide Bacciu e Vanni Sanna -. Troppo facile finanziare interventi e opere con il sacrificio dei cittadini, tra l'altro solo di alcune categorie. Con queste scelte vengono penalizzati i piccoli commercianti e favoriti i centri commerciali, le banche, le assicurazioni, i capannoni della zona industriale". L'approfondimento sulle nuove tasse, le esenzioni, il calcolo dei costi della Tasi, sul giornale in edicola domenica 27 novembre.