La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. I maddalenini sono cittadini virtuosi. Almeno la maggior parte. La loro serietà nel fare la raccolta differenziata trova riscontro nei numeri. Nel 2016 la percentuale di differenziata non è mai scesa sotto il 75%. Due soli mesi fanno eccezione: gennaio e febbraio, che precedono la denuncia per il mescolamento dei rifiuti. Il valore più alto è stato raggiunto a marzo con il 76.96% ad aprile 76,21%; a maggio 76,52%; a giugno 75,46%; a luglio 76.68% con un incremento del 7% rispetto ai valori dell’anno precedente; ad agosto 75,34%, l’11% in crescita rispetto al 2015. Con questo trend l’isola potrebbe attestarsi su una media di differenziata del 75%, cifra importante per un comune costiero che deve fare i conti con l’aumento vertiginoso delle presenze nei mesi estivi. Rispetto al 2014 i passi avanti sono ancora più grandi. Nel mese di agosto di due anni fa si registrò il 57,81% di raccolta differenziata, solo il 60,6% dicembre.

Il risultato positivo viene però oscurato dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti tra la macchia mediterranea e dalla nascita in ogni dove di discariche abusive. Il Comune riceve segnalazioni quotidiane, che vengono poi dirottate alla ditta competente per la rimozione. Inciviltà e maleducazione che oltre a deturpare un paradiso naturalistico come La Maddalena umiliano l’impegno della maggior parte dei cittadini che fanno invece correttamente la differenziata. A poco valgono le multe a cui vanno incontro i furbi del sacchetto se colti in flagranza di reato. Un problema che purtroppo La Maddalena condivide con altri comuni vicini. Come Santa Teresa, Arzachena, ma anche come Olbia. La giunta di Settimo Nizzi oltre ad aver inasprito le sanzioni ha anche puntato su una dura campagna mediatica contro i maleducati. In diversi punti della città sono state posizionate delle telecamere che immortalano i maleducati. Le loro immagini vengono pubblicate e fatte girare per la città sui camion vela.