La Nuova Sardegna

Olbia

Piazzate le prime travi di cemento sul ponte

In via Vittorio Veneto i lavori proseguono a ritmo serrato. L’obiettivo è finire entro il mese di dicembre

10 novembre 2016
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OLBIA. Le due sponde adesso sono più vicine. La gru ha appena montato le prime travi di cemento armato. Il nuovo ponte sul rio Siligheddu comincia così a prendere forma. I lavori dovranno essere conclusi entro Natale, come ha più volte ribadito il sindaco Settimo Nizzi, e nel cantiere in fondo a via Vittorio Veneto si lavora a ritmi serrati. Si tratta di una opera attesa da tutta la città, in particolare dal quartiere Isticadeddu, ora nettamente diviso in due, e dal resto della periferia ovest. Zone di Olbia che vivono in uno stato di semi-isolamento da oltre un anno. Durante l'alluvione del primo ottobre 2015, infatti, l'ex sindaco Gianni Giovannelli aveva deciso di abbattere il vecchio ponte-tappo sul fiume per scongiurare la seconda esondazione in un giorno del Siligheddu. Da quel momento il Comune si era messo in moto per costruire un ponte nuovo di zecca, a una sola campata e quindi più sicuro. L'opera era stata inserita nel primo lotto del piano Mancini e i lavori erano così partiti lo scorso maggio. Ma la scoperta di una falda acquifera, dove sorge uno dei due basamenti del ponte, aveva obbligato i tecnici a bloccare il cantiere e rivedere il progetto. I lavori sono poi ripartiti solo a settembre ed entro Natale dovrebbero essere terminati. Ma la città ora si prepara a nuove operazioni lungo i canali. Innanzitutto a dicembre verrà demolita la rampa della sopraelevata che passa alle spalle dello stadio Bruno Nespoli. Una opera incongrua che strozza la foce del Siligheddu. Inoltre il Comune ha da poco portato a casa un buon risultato. E cioè la pace siglata con la Refe ferroviaria italiana, dopo un braccio di ferro giudiziario. Rfi si è infatti impegnata ad abbattere i ponti ferroviari sui canali Siligheddu, Tannaule, Zozò e San Nicola e a ricostruirne di nuovi, più sicuri. Opere che valgono decine di milioni di euro. (d.b.)

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