La Nuova Sardegna

Olbia

Reati ambientali nella discarica di Olbia: indagati Nizzi e Giovannelli

Un'immagine della discarica di Spiritu Santu
Un'immagine della discarica di Spiritu Santu

Presunta violazione dell’Aia: avviso di garanzia all'ex presidente del Consorzio e all'ex sindaco

10 novembre 2016
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OLBIA. Violazione dell’Autorizzazione integrata ambientale perpetrata nella discarica consortile di Spiritu Santu. E’ quanto emerge nell’avviso di conclusione indagini dalla procura di Tempio nei confronti di sei indagati: Settimo Nizzi, ex presidente del Cipnes, Aldo Carta, direttore del consorzio stesso, Gabriele Filigheddu e Giovanni Maurelli, tecnici del Cipnes, ex sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e il dirigente del comune di Olbia Antonio Zanda. Secondo l’atto firmato dal procuratore Roberta Guido gli indagati in concorso fra loro, essendo titolari tutti come detentori o gestori dell’attività soggetta all’autorizzazione integrata ambientale hanno consentito il superamento dei valori di concentrazione limite accettabili nel sottosuolo e, ancora, la presenza in discarica di rifiuti plastici e pneumatici, la presenza di trasudamento di percolato in vari punti della discarica, la mancata copertura con teli della frazione di carta e cartone, la presenza di materiali elettrici in cattivo stato di conservazione, il conferimento in fosse aperte di rifiuti indifferenziati, l’insufficiente deparazione di rifiuti. Nel corso delle ispezioni, avvenute dal 2012 all’inizio del 2014, rilevate anche contaminazioni diffuse di ferro, manganese, ione ammoniacale e , coliformi e, ancora di ione floruro e fenolo. Ora gli indagati hanno venti giorni di tempo per presentare l memorie, documenti e presentarsi in procura per dichiarazioni.

Resta un punto da chiarire sulla vicenda perché le disposizioni violate sembrano essere entrate in vigore nel marzo 2014, come attuazione di una direttiva Ue, che ha apportato sostanziali modifiche, anche sanzionatorie, al regime dell’autorizzazione integrata ambientale. Cioè immediatamente dopo le rilevazioni fatte e che rappresentano motivo dell’indagine condotta dalla procura. Difficile capire anche il ruolo del sindaco Giovannelli e del tecnico del Comune di Olbia Zanda, visto che non hanno alcun ruolo nella gestione della discarica. Ad ogni buon conto si tratta di un reato punibile con ammende che vanno da 5mila a 20mila euro. (en.g.)

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