La Nuova Sardegna

Olbia

Mater, la data d’apertura ora è un giallo

di Enrico Gaviano
Mater, la data d’apertura ora è un giallo

Rispo, manager di Qfe: «Il cronoprogramma è chiaro, dopo il primo accreditamento al via ambulatori e laboratori»

09 novembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Fermi tutti! Diciotto mesi per l’apertura del Mater? Inaugurazione che scivola al 2018? Lucio Rispo, braccio operativo in Italia di Qatar Foundation Endowement smentisce questo quadro negativo. «Evidentemente qualcuno ha travisato le dichiarazioni del sottoscritto e dell’assessore regionale alla sanità – sottolinea –, perché di uno scivolamento in avanti dell’apertura dei primi reparti, un’apertura piazzata così lontana nel tempo, nessuno ha parlato veramente. Ripeto il cronoprogramma resta quello disegnato da tempo: apertura a dicembre, al massimo all’inizio del 2017». Dichiarazione che però dovranno passare il setaccio delle procedure che non appaiono per la verità velocissime ( definizione dell’accreditamento e assunzioni ). Rispo ricorda quali sono le tappe: «Nell’incontro di lunedì a Cagliari con l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru – dice il manager di Qatar Foundation – abbiamo avviato le procedure di accreditamento della struttura ospedaliera definendone il percorso. E affermato come la prima fase di accreditamento preveda l’apertura degli ambulatori e dei laboratori analisi cliniche e diagnostica per immagini. Seguiranno i reparti di degenza medica e, infine, quelli di chirurgia».

L’incomprensione per Rispo parte dalla definizione del cronoprogramma. «L’altro giorno – ricorda Rispo – abbiamo detto che si sono concordate tre fasi, insomma un avanzamento modulare dell’apertura dei reparti. E, ho sottolineato subito come si iniziasse immediatamente con la prima, cioè ambulatori e laboratori. Quindi si andrà avanti con il resto, e dunque prevediamo di avere a regime entro 15 mesi la parte essenziale dell’ospedale e il suo completamento in 18 mesi».

Da qui il 2018 come anno in cui la struttura andrà a regime. Data che evidentemente ha rianimato i critici. Per Rispo tutto è all’interno del cronoprogramma previsto, anche se, per la verità, il rallentamento dei lavori nel cantiere, e le polemiche seguite e rinfocolate dallo stesso Rispo, che aveva parlato della burocrazia italiana che frenava il cammino verso l’apertura dell’ospedale alle porte di Olbia, avevano determinato non pochi dubbi. Qatar Foundation Endowement aveva anche interrotto il rapporto di lavoro con un’ottantina di operai, rispediti a casa in attesa di sviluppi sulla faccenda. «Siamo tornati sul cammino giusto – dice ancora Lucio Rispo –, l’incontro con i rappresentanti della Regione era fondamentale per poter riprendere i fili del discorso e ripartire. Sono convinto che ora potremo lasciarci alle spalle le polemiche».

Rispo dirada anche le ombre sul ruolo giocato dal Bambin Gesù e dalla Fondazione Luigi Maria Monti nella partita Mater Olbia. «Io so che su questo fronte c’è stato l’impegno del segretario di stato del Vaticano, c’è un patto firmato insieme al Qatar, al governo italiano e alla Regione Sardegna nella persona del governatore Francesco Pigliaru – dice il manager –. Mi sembra che questo valga più di qualsiasi cosa. Tra l’altro, va anche detto che la fondazione Monti detiene il 40 per cento delle quote del Mater, quindi sono ben dentro questa storia. E chiudo ricordando ancora che, insieme alle competenze del Bambin Gesù, il Mater potrà averne di altre strutture, ospedali e cdntri di ricerca d’eccellenza di tutto il mondo»

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative