La Nuova Sardegna

Olbia

Stangoni: «Abbanoa, niente è deciso»

di Angelo Mavuli
Stangoni: «Abbanoa, niente è deciso»

Sulla vertenza della depurazione dei reflui, il presidente dell’Unione dei Comuni smentisce l’ente: sentenza tra un anno

26 ottobre 2016
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TEMPIO. L’Unione dei Comuni Alta Gallura non ci sta e, a distanza di qualche giorno dal comunicato stampa di Abbanoa, (con il quale il gestore unico annunciava suoi successi giudiziari nel procedimento che la vedeva e la vede ancora opposta in tribunale, all’Unione), arriva lunga e dettagliata la risposta del presidente Toni Stangoni.

Il presidente, dopo avere precisato che risulta ancora pendente nel Tribunale di Tempio il procedimento per la richiesta della somma di oltre 3 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti reflui di Tempio, Calangianus, Luras ed Aggius, smentisce che sia mai stata emessa dal giudice alcuna sentenza. «Prima che ciò accada - scrive Stangoni -, dovrà essere conclusa l’istruttoria per l’esame delle cui risultanze è stata fissata una udienza, dal giudice, per il 3 ottobre del prossimo anno».

Contrariamente al comunicato di Abbanoa, inoltre, secondo il presidente Stangoni, dal testo dell’ordinanza del tribunale (“interpretata e illustrata a suo modo dal gestore unico”), si evince che il Giudice, ancor prima della fase istruttoria, ha già condannato Abbanoa in prima battuta alla somma di 321 euro 593,50. Oltre gli interessi e le spese legali. «Voglio precisare -, scrive ancora il presidente Stangoni -, che l’ordinanza serve per il recupero delle somme che Abbanoa dichiara di avere incassato e che, nonostante ciò, ha trattenuto nelle proprie casse, costringendo l’Unione a ricorrere al decreto ingiuntivo per il recupero delle stesse. Mi pare giusto ricordare - dice infine Toni Stangoni -, che i giudizi in corso con Abbanoa riguardano i periodi 2006/2010, oltre quello relativo al 2011/2013 e fino all’avvenuto passaggio di maggio 20016. Con costi enormi sostenuti dall’Unione dei Comuni Alta Gallura - sottolinea il presidente Stangoni -, per oltre 8 milioni di euro».

Lungi dall’essere arrivata ad una conclusione, quindi. la diatriba che da circa dieci anni vede contrapporsi l’Unione dei Comuni,” scippata dei suoi diritti economici” ed Abbanoa che ha incassato i proventi di un lavoro eseguito da altri.

Insomma, bisogna aspettare almeno sino al 3 ottobre 2017, quando sarà celebrata la prossima udienza sull’argomento. E non è detto che la stessa possa mettere la parola fine.

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