La Nuova Sardegna

Olbia

la proposta

Crisi idrica, sul tavolo regionale tre soluzioni da Monti

di Giuseppe Mattioli
Crisi idrica, sul tavolo regionale tre soluzioni da Monti

MONTI. Il gravissimo problema della siccità che ha colpito la Gallura mettendo in ginocchio il mondo agropastorale ha fatto riemergere prepotentemente un aspetto fondamentale per il territorio di...

10 ottobre 2016
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MONTI. Il gravissimo problema della siccità che ha colpito la Gallura mettendo in ginocchio il mondo agropastorale ha fatto riemergere prepotentemente un aspetto fondamentale per il territorio di Monti. Non appartenendo al Consorzio di bonifica del nord Sardegna né al Consorzio della Gallura, è terra di nessuno. Il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi che troverà forse soluzioni, al tavolo per l’emergenza idrica attorno al quale si siederanno, da una parte, gli assessori regionali ai Lavori Pubblici e Agricoltura, la direzione generale dell'agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna e dall’altra i rappresentanti delle associazioni di categoria galluresi, sono arrivate proposte serie ed operative da parte del consigliere delegato di Monti, Massimiliano Deledda (Programmazione, Bilancio, Rapporti Istituzionali con Enti). Sottolineando che «la risorsa idrica e la sua gestione, sono certamente asset strategici per il mantenimento di minimi standard qualitativi e quantitativi delle condizioni sociali ed economiche di una comunità, e rappresentano un fattore fondamentale per lo sviluppo» Deledda avanza delle proposte per la risoluzione del problema. La realizzazione dello sbarramento sul Rio S’Eleme, ai confini dei territori di Monti, Alà dei Sardi e Berchidda. Sbarramento che ricadrebbe per 80% sul demanio forestale regionale che faciliterebbe le procedure espropriative e immetterebbe acqua purissima, visto che a monte non ci sono scarichi di centri urbani. L’iniziativa trova fondamento sull'obiettivo di dare una compiuta valenza all'allargamento del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna ai territori di Berchidda e Monti, consentirebbe di interconnettere il Consorzio del nord Sardegna con il Consorzio della Gallura, e aumentare la dotazione per uso idropotabile anche a beneficio dei centri costieri. Su questa ipotesi vi sarebbero già progetto e indagine geognostiche. Realizzazione del sistema di interconnessione Mannu-Coghinas-Liscia,consentendo il trasferimento di portate in senso bidirezionale. Connessione che permette ai comuni del Nuorese e del Goceano di essere collegati ad altro bacino. Infine realizzazione di un impianto di sollevamento Muzzone-Coghinas.

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