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Sacerdote e poeta, la diocesi ricorda don Renato Iori

MONTI. Né enfasi, né retorica: semplicemente un momento per ricordare il sacerdote, lo studioso e l'uomo. Con questi intendimenti, monsignor Tonino Cabizzosu, l'Ufficio diocesano beni culturali...

04 ottobre 2016
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MONTI. Né enfasi, né retorica: semplicemente un momento per ricordare il sacerdote, lo studioso e l'uomo. Con questi intendimenti, monsignor Tonino Cabizzosu, l'Ufficio diocesano beni culturali Ozieri e la parrocchia santa Maria della Pace di Su Canale hanno promosso il convegno "Un sacerdote tra impegno pastorale e culturale. Don Renato Iori a un anno dalla morte".

Nella chiesa gremita, voluta da don Renato Iori, sono convenuti i familiari e numerosi fedeli in rappresentanza delle comunità di Su Canale, Monti, Olbia e Berchiddeddu, dove don Renato fu parroco. Nel corso degli interventi, coordinati dal giornalista Giuseppe Mattioli, i relatori hanno messo in risalto la personalità del sacerdote. Monsignor Tonino Cabizzosu, della facoltà teologica della Sardegna e monsignor Antonio Loriga, direttore dell'istituto superiore di Scienze religiose di Sassari, hanno curato l'aspetto religioso: la figura di un sacerdote moderno, esegeta e teologo, al servizio della formazione dei sacerdoti e laici. Lo studioso Gianfranco Trudda e il critico d'arte Antonio Canalis si sono soffermati sul profilo dell'uomo e del poeta. Il tutto integrato e arricchito dalla riflessioni del vescovo di Ozieri Corrado Melis, da ricordi giovanili e aneddoti del sindaco di Monti Emanuele Mutzu e dalla lettera da Medjugorie del parroco di Monti don Pierluigi Sini. Emozionanti le testimonianze dell'amico Gianni Casella e della parrocchiana Rita Padre.

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