La Nuova Sardegna

MONTI. La presentazione del libro "Olevà. Le famiglie: ricostruzione storica demografica e antropologica" (Taphros editore), scritto dallo studioso Gianfranco Trudda e dall'antropologa Elisa Biosa, non poteva scegliere una sede migliore visti i vincoli di parentele e amicizia che hanno legato, sin dall'800 la comunità della valle d'Olevà a quella montina,soprattutto per i numerosi matrimoni.Per questo motivo la presentazione del libro, svolta nella biblioteca comunale, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Monti (assessorato alla Cultura e Servizi sociali), era molto attesa e incuriosiva un po’ tutti.

Gli interventi, coordinati dal giornalista Giuseppe Mattioli, sono stati aperti dall'assessore Agnese Sanna e dal sindaco Emanuele Mutzu che hanno portato il saluto dell'amministrazione comunale. Prezioso il contributo di Renato Lai, ex primario di Ginecologia dell'ospedale di Olbia ed ex consigliere regionale, che nel presentare il libro, ha messo in risalto, con una analisi precisa e passionale, i risvolti più significativi storico-tradizionali trattati da Trudda e demografici-antropologici curati con rigore scientifico dalla Biosa, coniugando i propri ricordi di infanzia tarscorsa nella valle di Olevà a quelli della fanciullezza vissuti a Monti, partendo dal corposo lavoro di Trudda, iniziato con "Ammentos", che non ha fatto cadere nell'oblio, le tradizioni legate alla Chiesa e alla società agro-pastorale. Trudda, ha preferito spaziare fra miriadi di ricordi e aneddoti che fanno parte del bagaglio personale e della ricerca, mentre Elisa Biosa nel suo intervento ha collocato la ricerca storica in un contesto di antropologia culturale arricchendola e valorizzandola. Al testo è allegato un cd con migliaia di nomi, 334 alberi genealogici e numesssime notizie sulla valle d'Olevà. (red.ol.)