La Nuova Sardegna

Olbia

le domande entro il 13 ottobre

Il disastro del 2015: pronto il bando per i risarcimenti

di Serena Lullia
Il disastro del 2015: pronto il bando per i risarcimenti

OLBIA. Un anno dopo il passaggio della seconda alluvione sulla città, la Protezione civile fa la conta dei danni. Nel linguaggio della burocrazia si chiama “ricognizione dei fabbisogni economici”....

28 settembre 2016
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OLBIA. Un anno dopo il passaggio della seconda alluvione sulla città, la Protezione civile fa la conta dei danni. Nel linguaggio della burocrazia si chiama “ricognizione dei fabbisogni economici”. Significa che i cittadini e le imprese che hanno subito danni il primo ottobre del 2015 possono chiedere il risarcimento. Hanno tempo fino alle 12 del 13 ottobre per presentare la scheda. I tecnici del Comune seguiranno i cittadini nella compilazione dei documenti per evitare errori che potrebbero compromettere l’accoglimento della richiesta.

Due schede. Possono presentare le domande sia i cittadini privati per danni subito alla casa. Per loro la scheda da compilare è la B. Ma anche le attività commerciali e le attività produttive hanno diritto di chiedere il risarcimento danni. Precisa il regolamento con le istruzioni per la compilazione delle schede. «Dovrà essere riportata apposita presa d’atto che la segnalazione è prodotta esclusivamente ai fini della ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio edilizio privato e non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi a carico della finanza pubblica per il ristoro dei danni subiti».

L’appello. Il sindaco Settimo Nizzi (foto) lancia l’appello ai cittadini. «Chiunque abbia subito danni presenti la domanda e si faccia seguire dai tecnici del Comune per non sbagliare – dice il primo cittadino –. Non ci sarà un’altra occasione. È importante allegare fatture dei lavori già eseguiti. Il nostro personale è a disposizione».

Tempi stretti. C’è tempo fino a mezzogiorno del 13 ottobre per presentare le schede. Gli uffici comunali avranno poi due giorni per inviare tutto in Regione. I moduli possono essere scaricati dal sito istituzionale del Comune.

I fondi. La ricognizione servirà per quantificare le risorse necessarie per risarcire i danni. Toccherà poi allo Stato finanziare delle risorse che verranno girate alla Protezione civile e poi alla Regione. La Regione per conto suo intende compartecipare stanziando anche fondi propri.

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