La Nuova Sardegna

Olbia

Nel sito Lu Brandali scavano gli studenti delle università

Nel sito Lu Brandali scavano gli studenti delle università

Santa Teresa, i giovani archeologi arriveranno da tutta Italia Ma il ministero dice stop all’impiego di volontari e dilettanti

11 settembre 2016
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SANTA TERESA. Riparte la campagna di scavi nel sito nuragico Lu Brandali. Con una novità: sarà affidata agli studenti di archeologia, non più ai volontari. Il primo turno è programmato dal 3 al 14 ottobre, il secondo dal 17 al 28 ottobre.

La campagna “Vivere l'archeologia, la vita quotidiana di Lu Brandali” è giunta alla 13esima edizione. I primi dieci studenti partecipanti saranno ospitati dal Comune. Il sito, gestito dalla Cooltour Gallura, è una delle mete preferite dai visitatori.

Il Comune di Santa Teresa promuove le campagne di scavi dal 1998. Nel tempo gli “archeologi” dilettanti hanno riportato alla luce diverse testimonianze della vita laboriosa del villaggio nuragico. Solo nel 2015 sono state recuperate fusaiole, utilizzate per la filatura della lana; frammenti di vari contenitori di ceramica, come spiane decorate, utilizzate per la cottura del pane. Rinvenuti anche due focolari, manufatti in ceramica e bronzo, un ripostiglio in pietra.

Anche quest’anno la campagna di scavi è curata dall’archeologa Letizia Lemmi, sotto la direzione di Rubens D’Oriano, responsabile per la Soprintendenza archeologica della Sardegna. «L'amministrazione plaude i tanti volontari, arrivati anche dalla Penisola, che in questi anni si sono prodigati per valorizzare il sito nuragico – commenta l’assessore alla Cultura, Stefania Taras –. D'ora in poi nel cantiere di scavi, come impone una circolare ministeriale, ci saranno soltanto studenti universitari di archeologia e architettura o neolaureati. Il Comune ha siglato una convenzione con la facoltà di archeologia di Oristano».

L’iniziativa è aperta agli studenti di tutta Italia: si conta già qualche iscritto da Toscana e Lombardia. «Aprire la campagna di scavi anche a chi non risiede sull'isola – dice l'assessore –, consente inoltre di incentivare scambi culturali e a far conoscere il territorio».

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Sardegna. Le domande di partecipazione vanno protocollate entro il 16 settembre. Per informazioni telefonare al numero 0789741317. (w.b.)

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