La Nuova Sardegna

Olbia

Il restyling del Lungomare fa un altro passo in avanti

di Dario Budroni
Il restyling del Lungomare fa un altro passo in avanti

Pool di Cagliari, Livorno e Mestre vince la gara per redigere il progetto esecutivo Careddu (Pd): «Nizzi osteggiò il piano quando era al Cipnes, per noi un successo»

07 settembre 2016
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OLBIA. Il Lungomare si prepara a cambiare pelle. Il tratto che va dal ponte di ferro fino al molo Bosazza sarà trasformato in una lunga ed elegante passeggiata sul mare. In questi giorni è stato affidato l'incarico per la redazione del progetto esecutivo. Ma nel frattempo Carlo Careddu, leader dell'opposizione di centrosinistra ed ex assessore all'Urbanistica, ne approfitta per togliersi qualche masso dalla scarpa: «L'attuale giunta realizzerà un'opera che Settimo Nizzi, quando era presidente del Cipnes, aveva fortemente contrastato». L'opera era stata voluta dalla precedente amministrazione Giovannelli, che aveva ricevuto un finanziamento di oltre 7 milioni dopo il sì del ministero dello sviluppo economico.

Il progetto. Alla gara per l'affidamento del progetto esecutivo hanno partecipato due soggetti. Uno è stato escluso per aver presentato l'offerta oltre i tempi previsti. Ad aggiudicarsela è stato un raggruppamento temporaneo di imprese: Criteria srl di Cagliari, Studio D:Rh di Mestre e Prima ingegneria di Livorno. Ribasso del 30 per cento, quindi il pool di architetti preparerà il progetto per 58mila euro. Poi si procederà con la gara d'appalto.

Careddu all'attacco. Carlo Careddu, da assessore, aveva lavorato in prima linea per il progetto di riqualificazione. E ora ci tiene a mettere i puntini sulle i. «I fondi sono stati ottenuti attraverso due rimodulazioni dei patti territoriali, fondi che l'assemblea di Sviluppo Gallura ha attribuito a Olbia e Golfo Aranci per le stesse finalità - commenta Careddu -. Sono invece ancora pendenti i due ricorsi al giudice amministrativo inoltrati da Nizzi quando era alla guida del Cipnes per sottrarre le risorse alla città e destinarle alla Pte. La Regione ha ora stanziato ingenti risorse per il completamento della Pte, dunque confido che cessi la contesa sui fondi». Poi una frecciatina ad Antonello Zanda, dirigente del settore Ambiente. «Il bando era stato preparato da tempo e se Zanda per una dimenticanza non avesse omesso di adire fin da subito la commissione regionale competente per autorizzare bandi di questa entità, la procedura di gara sarebbe stata pubblicata da tempo e i lavori già ultimati - continua Careddu -. Oggi, con la strategia dei "quattro salti in padella", l'amministrazione potrà realizzare un'opera pensata e finanziata sotto la nostra gestione e fortemente contrastata da Nizzi quando era alla guida di Cala Saccaia. Sono i ricorsi della storia: in passato Nizzi aveva ottenuto da Gian Piero Scanu un Comune ricco di progetti da lui avversati, come il tunnel. Oggi la storia si ripete: lungomare, mattatoio, scuole, case popolari, piano Mancini, dehors, Pul».

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