La Nuova Sardegna

Olbia

Coltivazione di canapa indiana a Calangianus, il giudice non convalida l'arresto

La piccola piantagione di Calangianus
La piccola piantagione di Calangianus

Il Gip rimette in liberta il quarantenne olbiese: la droga ricavata dalle piante serve a uso personale

05 settembre 2016
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OLBIA. Non è stato convalidato dal Gip l'arresto di P.G., quarantenne di Olbia, arrestato un paio di giorni fa dagli uomini della Guardia di finanza mentre innaffiava delle piantine di canpa indiana. Per il giudice "non risulta indicato nessun elemento che possa far ritenere che la coltivazione fosse dedicata allo spaccio di stupefacente" anche in considerazione dell'assenza di precedenti specifici di P.G, che ha ammesso di fare uso personale di cannabis". L'uomo, che era difeso dall'avvocato Giampaolo Murrighile, è tornato in libertà.

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Olbia avevano arrestato l'uomo di anni poiché colto in flagranza: coltivava numerose piante di canapa indiana. In particolare, nel corso di diversi sopralluoghi e appostamenti, condotti presso alcuni fondi nella zona di Calangianus, effettuati con le unità cinofile, l’attenzione dei militari veniva richiamata da Zatto e Ral, i due pastori tedeschi addestrati nella ricerca di sostanze stupefacenti, che segnalavano la presenza di sostanze stupefacenti nelle prossimità dando segni di evidente nervosismo.Così le fiamme gialle hanno individuato, abilmente occultate fra i rovi presenti all’interno di un fondo incolto, dieci piante di marijuana, ben curate, sviluppate e nella piena fase di fioritura, pronte ad essere raccolte. I successivi appostamenti consentivano di fermare e trarre in arresto anche il loro proprietario, colto sul fatto mentre, munito di due  taniche d’acqua, si apprestava a innaffiarle.

 

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