La Nuova Sardegna

Olbia

La Banca Ifis batte cassa l’Asl deve 600mila euro

di Giandomenico Mele
La Banca Ifis batte cassa l’Asl deve 600mila euro

Fornitura farmaci, costa caro il ritardo nel pagamento delle fatture Dopo il decreto ingiuntivo del tribunale, accordo sulla transazione: 330mila euro

19 agosto 2016
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OLBIA. Costa caro alla Asl 2 di Olbia il ritardo nel pagamento delle fatture emesse a seguito della fornitura di farmaci. L'azienda sanitaria ha scelto di arrivare a una transazione con Banca Ifis Spa, che aveva chiesto un decreto ingiuntivo nei confronti della Asl in ragione di un credito per interessi di mora, sulla base di diverse cessioni di precedenti crediti regolarmente notificate. Si tratta di fatture emesse nei confronti di aziende farmaceutiche, a seguito della fornitura di farmaci, dal 2011 al 2016, che ha generato interessi di mora per la somma di 600 mila euro, a titolo di capitale. La Asl ha così scelto di arrivare a una transazione per una somma di 330 mila euro, più altri 4.400 euro per le spese legali.

Il tribunale. Lo scorso 12 luglio, infatti, il tribunale di Tempio Pausania ha proceduto all'emissione del decreto ingiuntivo, costringendo così la Asl a proporre una transazione a saldo e stralcio di quanto azionato in decreto per la somma finale di 330 mila euro. Infatti il Servizio bilancio dell'azienda sanitaria ha verificato la congruità del calcolo degli importi richiesti, così implicitamente ammettendo il tempo trascorso tra la procedura di liquidazione delle fatture e l'emissione del relativo mandato di pagamento.

70 milioni di debiti. Dunque si paga. La Asl 2 ha deciso di transare e versare gli interessi di mora dovuti a Banca Ifis, subentrata in crediti che evidentemente non erano di facile riscossione. Il problema dei debiti delle aziende sanitarie, ma soprattutto dei tempi di pagamento delle fatture verso i fornitori, costituiscono una "vexata quaestio" e la Asl di Olbia non fa eccezione. Motivo per il quale i creditori spesso cedono le loro legittime aspettative economiche a banche commerciali, tipo Banca Ifis, che hanno strumenti molto più efficaci per riuscire a riscuotere. Sulla questione specifica la Asl di Olbia preferisce non commentare, rimandando alla delibera dello scorso 11 agosto con la quale si ufficializza l'avvenuta transazione con l'istituto di credito. Bilancio alla mano, tuttavia, i debiti alla Asl 2 non mancano. Sulla base del bilancio pluriennale di previsione 2015-2017 e del bilancio annuale di previsione 2015, l'ultimo depositato, risulta dall'analisi dello stato patrimoniale passivo come la Asl 2 abbia un totale di debiti che ammonta a 70 milioni e 593 mila euro.

Sos fornitori. All'interno del monte debiti della Asl, la parte del leone (si fa per dire) la fanno i debiti nei confronti dei fornitori: una somma che tocca una cifra complessiva di 48 milioni di euro. La Asl olbiese, come le altre sarde, negli ultimi anni ha fatto proprie le raccomandazioni di Governo e Regione per accorciare i tempi di attesa nel pagamento dei fornitori, ma la vicenda Banca Ifis, riferita a fatture emesse negli ultimi 5 anni, dimostra come ancora molto resti da fare. La Asl deve quasi un milione di euro tra Comune e altre aziende sanitarie pubbliche; un milione e mezzo di euro all'Erario, ha un debito di 3 milioni e 600 mila euro verso enti previdenziali e, infine, deve 16 milioni e mezzo di euro ad altri soggetti non specificati. Un debito consistente per il quale, dopo la transazione con la Banca Ifis per il pagamento degli interessi di mora, comincia a suonare il campanello d'allarme.

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