La Nuova Sardegna

Olbia

Promosse dalla Corte dei conti le quattro partecipate comunali

di Giandomenico Mele

La relazione inviata a maggio dalla giunta Giovannelli ottiene il giudizio positivo dei giudici contabili Il via libera si affianca a un invito al collegio dei revisori di attuare in tempi brevi la razionalizzazione

18 agosto 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Promossi, anche se gli esami non finiscono mai. Potrebbe essere questo il sunto del giudizio espresso dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Sardegna in merito al monitoraggio delle società partecipate dal Comune. Il giudizio del massimo organismo contabile regionale si riferisce, nello specifico, al “Piano di razionalizzazione società partecipate 2015”, predisposto dalla giunta Giovannelli e trasmesso alla Sezione della Corte dei Conti il 15 aprile del 2015, oltre la relazione finale sui risultati conseguiti datata 31 marzo 2016.

La pronuncia. La Sezione della Corte dei Conti ha preso atto della predisposizione del Piano di razionalizzazione, accompagnato dalla relazione tecnica che assicura il quadro quantitativo e finanziario da portare a supporto della semplificazione e riduzione delle società partecipate. La Sezione raccomanda però al Collegio dei revisori e agli organi di controllo interno una «incisiva azione di controllo a vantaggio dell’attuazione delle operazioni di razionalizzazione».

Il piano. Nel Piano di razionalizzazione si specifica come risulti liquidata la società Olbia Expò Srl e che è stata disposta la liquidazione della società Stl Gallura Costa Smeralda Spa. La relazione del Comune mette in rilievo come siano attualmente quattro le società partecipate e tutte con bilanci in attivo. Dopo l’Expo e la Stl, la Gallura Sviluppo è stata l'ultima partecipata a subire la rottamazione. Nata nel 2011 per gestire i fondi del Patto territoriale, alla fine dello scorso anno è stata liquidata. Il Comune, dopo il parere favorevole del ministero dello Sviluppo economico, è subentrato alla società nel ruolo di soggetto responsabile. Nelle sue mani i 10 milioni di euro derivanti dalla rimodulazione delle risorse, riconosciuti ai comuni di Olbia e Golfo Aranci per progetti infrastrutturali. Nella relazione la società risultava in perdita negli ultimi esercizi e disponeva di una sola unità di personale, non comportando oneri per il Comune.

i&g gallura spa. Nata nel 2002, è la società di gestione del servizio idrico integrato ed è stata individuata dalla Regione come organismo di bacino per la realizzazione delle reti del gas. Per la I&G Gallura lo statuto parla di una durata fino al 2053. La partecipazione di Olbia, pari al 76,11%, vale 114 mila euro. Nel 2015 la società ha registrato un utile di 1.127 euro. La relazione consegnata alla Corte dei Conti parla di una “buona situazione reddituale”.

Aspo. È la punta di diamante dell’amministrazione, che dell'Aspo detiene il 100 per cento delle quote. Svolge e gestisce il servizio di trasporto pubblico, per cui viene ritenuta “attività conforme e strettamente necessaria alle finalità istituzionali”. Ha un capitale sociale di un milione di euro. Il personale è passato dai 122 dipendenti del 2013, ai 119 del 2014 fino ai 113 del 2015. A chiusura di anno l'Aspo ha registrato un utile di esercizio positivo di 125 mila euro. Il Comune mantiene infine una partecipazione del 19,90% in Sinergest.

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative