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Sagra del bovino, boom di tedeschi

Sagra del bovino, boom di tedeschi

Successo della manifestazione, consumati 9 quintali di carne

02 agosto 2016
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CALANGIANUS. Una grande folla alle tavolate in piazza Marconi e in via Roma, una fiumana di persone ad assistere alla sfilata dei gruppi folkloristici in piazza del Popolo, via Ferracciu, via Vittorio Emanuele, e poi bar e pizzerie affollati, visitatori ai musei e siti archeologici.

Che si vuole di più? La 15esima Sagra del bovino, promossa dagli Amichi di la Graiglia, sabato scorso ha confermato ancora una volta di avere i numeri per essere una manifestazione che richiama a Calangianus turisti ed è, soprattutto, anche un’ottima occasione per far degustare la bontà delle carni dei nostro allevamenti e la bontà dei vini delle colline galluresi.

Dei 30 quintali di carne serviti in vassoi (bistecche, fettine, hamburger, tutta carne dissodata anche dai 4 vitelli che hanno fatto la loro bella figura su poderosi spiedi operativi dal giorno prima) è rimasto ben poco.

Dalle 19 è iniziata la lunga fila per accedere alla distribuzione, e alle 23, quando tutto stava per concludersi e i volontari pregustavano una ristoratrice pausa, ecco presentarsi, a una delle due casse, un nutrito gruppo di tedeschi. Gli esperti delle graiglie, sempre disponibili, si sono rimessi a lavoro e per loro il più bel grazie è con accento teutonico: «Grazie Calangianus per la bella accoglienza, per quello che ci offrite, come ce lo offrite, e soprattutto per i vassoi di carne di saporitissima».

«Siamo rimasti stupiti – dice il presidente Gianni Inzaina che con alcuni volontari la domenica mattina è intento a riportare alla normalità gli spazi occupati – dalle parole degli ospiti. Sentir dire da loro che la Sagra è ormai un appuntamento cui non possono mancare perché sentono di essere attesi, ci ha gratificato. Miglior elogio non poteva esserci. Questo ci spinge a non far alcuna gara con altrino quanto a numero di presenze, ma a puntare, per il futuro, solo a migliorare l’offerta. E se tanta folla viene quassù, nonostante ormai in ogni angolo ci siano iniziative per i turisti, vuol dire che un certo spazio lo abbiamo conquistato. Vogliamo mantenerlo con la speranza che anche per l’economia di Calangianus tornino giorni migliori».

Nella Notte bianca, che ne è seguita nel centro storico, da segnalare il concerto dei Tenores di Bitti davanti alla parrocchiale. Le voci dei Tenores hanno fatto da collante fra l’oggi e il passato. Gli Amichi di La Graiglia hanno voluto dedicare il concerto a Ottavio Porcheddu, giovane socio scomparso mesi fa. Una targa ricordo è stata consegnata dai Tenores a uno dei figli. (p.z.)

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