La Nuova Sardegna

Olbia

Putzolu: «Camera penale, si stava preparando un cartello elettorale»

L'avvocato Putzolu in piedi, al suo fianco il procuratore Fiordalisi
L'avvocato Putzolu in piedi, al suo fianco il procuratore Fiordalisi

Il presidente dell'associazione replica alle accuse degli avvocati olbiesi: "Le 81 iscrizioni respinte per gravi irregolarità"

22 luglio 2016
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TEMPIO. Domenico Putzolu, presidente della Camera penale della Gallura non ha dubbi. «Le iscrizioni sono state respinte perché si stava preparando un cartello elettorale. E l’assemblea, democraticamente, ha respinto l’ipotesi. Va sottolineato, peraltro, che la Camera penale non è un ente pubblico, ma una libera associazione privata, e gli iscritti possono decidere liberamente e a maggioranza, come poi è avvenuto, se accogliere nuovi soci».

Parere tranchant, dunque che non lascia spazio a interpretazioni. Come dure sono state le motivazioni che hanno portato a respingere le richieste di iscrizione e a togliere la vicepresidenza a Di Benedetto. «L’ex vicepresidente continua Putzolu – è stato rimosso perché ha compiuto delle violazioni allo statuto. Mentre sulle iscrizioni c’è stata una istruttoria. Ovvio che con 81 iscrizioni in massa abbiamo voluto vederci chiaro. La cosa è apparsa subito sospetta. Con un documento altrettanto duro, perché sottolinea le gravi irregolarità nelle procedure seguite dagli aspiranti, abbiamo detto no alle iscrizioni».

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Putzolu prosegue ricordando che «la Camera penale è una passione, chi è iscritto non ci guadagna nulla anzi perde dei soldi. A spingerlo è solo la passione, una passione che noi tutti condividiamo. Per questo chi coltiva, come in questo caso, finalità di campanile, non che essere respinto».

Sollevato dall’incarico da vicepresidente Di Benedetto, ieri l’assemblea della Camera penale della Gallura ha proceduto a designare il nuovo vice, Giampaolo Murrighile. «Una scelta – dice lo stesso avvocato Murrighile – che dimostra come non ci siano, all’interno della Camera penale, discorsi di campanile. Io sono olbiese, eppure l’assemblea mi ha designato per questo importante incarico. Per questo vorrei sottolineare come la decisione di non accettare le iscrizioni sia giusta: non si entra perseguendo degli obiettivi che non vogliono far altro che riaccendere la diatriba Olbia-Tempio» (en.g.)

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