La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, ci sono i soldi per trasferire la stazione ferroviaria

Giandomenico Mele
La stazione ferroviaria di Olbia
La stazione ferroviaria di Olbia

Con 6 mesi di ritardo arriva la conferma sui 13 milioni dei fondi Pac. Le procedure per l’appalto saranno avviate nel 2017

14 luglio 2016
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OLBIA. Sei mesi di ritardo, ma finalmente si parte. L'ultima strettoia burocratica si chiamava riprogrammazione dei fondi Pac (Piano di azione e coesione), ma dopo la delibera del 28 giugno c'è l'ufficialità: il progetto dell'arretramento della stazione ferroviaria può partire. Le risorse per un ammontare di 13 milioni di euro, stanziate con una delibera della giunta Cappellacci di fine 2013, hanno dovuto superare le forche caudine della burocrazia. Ora è definitivo il cronoprogramma per dare vita al progetto, caldeggiato e inseguito da diverse amministrazioni che si sono succedute a Olbia, per eliminare i problemi del traffico cittadino determinati dai passaggi a livello al centro della città.

Via ai lavori nel gennaio 2018. I 13 milioni, stanziati con Fondi Por e poi rimodulati in Pac, sono pronti per essere spesi. A questi si devono aggiungere 7 milioni stanziati da Rfi (Rete ferroviaria italiana), la divisione infrastrutturale delle Ferrovie, che ha messo a disposizione l'area di intervento e il progetto definitivo. Il cronoprogramma di spesa elaborato dalla Regione restituisce tempi scadenzati per arrivare all'arretramento della stazione ferroviaria: alla fine del 2017 si esauriranno le procedure d'appalto fino all'aggiudicazione dei lavori, con l'adozione dell'impegno di spesa e la contrattualizzazione dei soggetti beneficiari. Dal gennaio del 2018 si procederà con l'esecuzione delle opere, che termineranno nel dicembre del 2019.

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La sbarra sempre alta. Il primo effetto al termine dei lavori sarà che le sbarre dei passaggi a livello fra via Mameli e il Corso e fra via Porto Romano e via d'Annunzio verranno utilizzate solo per il passaggio dei treni che collegheranno Olbia a Golfo Aranci. Finalmente, dunque, questo progetto, un sogno per la città, riesce a prendere forma. Dopo l'affidamento da parte di Rete ferroviaria italiana del progetto esecutivo, si procederà con la gara d'appalto, l'assegnazione dei lavori e il via per la costruzione della stazione, che sorgerà all'altezza dell'attuale scalo merci, al fianco di via Vittorio Veneto, vicino all'hotel Mercure.

Tempo perso. «Si sono persi sei mesi, forse anche qualcosa in più, questi sono i tempi della burocrazia – spiega Davide Bacciu, ex assessore ai Lavori pubblici dell'amministrazione Giovannelli –. Diciamo che abbiamo mantenuto le promesse e anche la Regione, alla fine, ha chiuso un iter lungo e complesso. Abbiamo dato a Rfi 13 milioni di euro senza assegnare altre contropartite, tipo nuove volumetrie».

Rimodulazione. Ora la palla passa alla giunta di Settimo Nizzi. E all'orizzonte c'è anche un parziale cambio di strategia. «La supervisione sulle grandi opere infrastrutturali è nelle mani del sindaco, in questo momento stiamo lavorando su progetti più urgenti come la riqualificazione dell'ansa sud della città – spiega Giampiero Palitta, nuovo assessore ai Lavori pubblici –. Stiamo terminando una ricognizione su tutti i progetti in cantiere, ma posso già dire che è nostra intenzione rimodulare il programma dell'arretramento della stazione ferroviaria, ricomprendendo anche l'eliminazione di tutti gli ostacoli al corso dei canali, sviluppando un lavoro che non dimentichi l'urgenza di un'opera strategica con l'interesse delle persone alla sicurezza».

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