La Nuova Sardegna

Olbia

Il Cinema Olbia gremito per la serata “amarcord”

di Giandomenico Mele
La folla che ha gremito il cinema Olbia
La folla che ha gremito il cinema Olbia

Successo per l’iniziativa su Tommaso Lombardo, fondatore del Nuovo Parco

22 maggio 2016
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OLBIA. Sotto un'apparente coltre di indifferenza ed apatia si cela un'anima goliardica e godereccia. L'Olbia del passato per raccontare alle nuove generazioni chi ha costruito un'epoca dove divertirsi era non solo concesso, ma rappresentava un modo di concepire la vita. Tutto intorno alla figura del "dottor" Tommaso Lombardo, fondatore del Nuovo parco e patron del cinema a Olbia, si è celebrata venerdì sera davanti a un Cinema Teatro Olbia gremito davvero in ogni ordine di posto, l'epopea del divertimento olbiese dalla fine degli anni '60 ai primi anni '90. Un mondo che non c'è più e che ruotava intorno alla figura ciclopica di Tommaso Lombardo, precursore e imprenditore, intorno a cui è cresciuta una generazione di musicisti, dj, intrattenitori.

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L'anima di Olbia più autentica è venuta fuori da un intensissimo documentario con interviste, realizzato da Marella Giovannelli, Francesco Roccaforte e dalla Folino produzioni: tanti personaggi hanno ripercorso quegli anni intessendo il filo della narrazione intorno alla figura di Lombardo. Dai figli Marcello, Luciano e Nello Lombardo, insieme alla moglie Lillina Balzano, che hanno ricordato la vita a suo modo straordinaria del padre e marito: ufficiale della Legione straniera, assegnato negli anni '50 alla Capitaneria di Olbia e insegnante di francese, temuto e rispettato. Un uomo dalla grande cultura, che sapeva farsi voler bene, un carisma innato e idee all'avanguardia per l'epoca. Il cinema della famiglia viene trasformato in un luogo simbolo della città che sbocciava e voleva divertirsi. Nei racconti di Anna Boccia Spano, Corrado Messina, Egidio Serra, Paolo Russu, Augusto Navone, il sindaco Gianni Giovannelli, coloro che ne sono stati allievi o ne avevano condiviso l'insegnamento. Poi il ricordo dolcissimo dei nipoti, che hanno rivelato gli aspetti più intimi, quelli di una persona dolce, che cucinava le patatine ma che sapeva essere anche un insegnante severo.

Il ricordo. Nella serata, condotta dalla giornalista Daniela Astara, c'è stato anche il momento del ricordo con un dibattito sul tema "C'era una volta il tempo libero a Olbia", nel quale il giornalista Augusto Ditel ha raccontato quell'epoca insieme a quattro colonne portanti dell'avanguardia della "movida" degli anni '60, '70 e '80. Tre decadi racchiuse negli aneddoti di Leo De Turco, Gianni Arrigoni, Tonino Conte e Rina Sanna. La storia del Nuovo parco, la prima vera discoteca della Sardegna, ma anche tanti piccoli squarci su quel momento, in cui il divertimento notturno si chiamava anche Tana del Drago, Capricorno e tanto altro.

Picciaredda. Strepitosi momenti musicali hanno contrappuntato la serata, con l'apertura della chitarra di Marino Derosas e l'emblematica riunione dei Colors, mitico gruppo che ha ritrovato la sua composizione originale per tornare a suonare dal vivo proprio nel ricordo di Tommaso Lombardo: quei Colors che hanno contribuito come orchestra a costruire la leggenda del Nuovo Parco. E poi la consegna del primo "Premio Tommaso Lombardo-Una vita per lo spettacolo" assegnato a Michele Picciaredda, prima cameraman e poi direttore della fotografia per grandi registi: da Antonioni a Fellini, poi Allen e Benigni. Un esempio di professionalità che tiene alto il nome di Olbia in giro per il mondo. "Sono emozionato, ringrazio la famiglia Lombardo per questo premio che spero possa andare avanti, con tanti altri olbiesi come me che possano riceverlo" ha detto commosso Picciaredda. Un premio a un uomo di cinema in onore di chi ha regalato emozioni in note e immagini a un'intera città.

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